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domenica 17 luglio 2011

Un ex-funzionario della Camera dei Deputati svela e diffonde alle agenzie di stampa le ruberie-ordinarie dei parassiti-legislatori

Un ex-funzionario che per 15 anni ha lavorato a Montecitorio e ben conosce tutti i segreti della Casta, dei politicanti nominati da chi da 15/20 anni compila le liste (Berlusconi, D'Alema, Casini e pochi altri) che, poi, il popolo-elettore accetta in blocco senza avere la possibilità nè di aggiungere persone oneste, nè di cancallare ladri di chiara fama, questo ex-funzionario, dicevamo, ha deciso di svelare i segreti contro chi chiede sacrifici agli italiani ma non ne vuole sapere di ridurre i propri privilegi. Non si tratta di privilegi sanciti con legge, ma di prassi e usi che non sono nella conoscenza di chi, invece, paga le tasse a favore dei parassiti scelti da D'Alema, Casini e Berlusconi.

Cancelleria in tutta Italia, isole comprese
Basta spedire un fax e il deputato può chiedere alla segreteria la spedizione in tutta Italia di materiale di cancelleria: non solo carta intestata ma tutto l’occorrente per creare un vero e proprio ufficio a domicilio del parlamentare o dei suoi collaboratori.
L’auto (francese) è scontata
Nonostante lo smodato utilizzo di auto blu, i parlamentari italiani possono usufruire di sconti per acquistare vetture di proprietà. A offrirle non sono però concessionari di macchine italiane bensì francesi: la Peugeot offre saldi fino al 20%, da sommare allo sconto che, abitualmente, i venditori applicano a tutti i clienti.
Pochi centesimi per telefonare
Il telefonino è un’arma fondamentale per tutti gli onorevoli che, spesso, vivono tra il paese natio e Roma spostandosi con frequenza. La Tim offre tariffe del tutto particolari. Nel 2008, in particolare, l'operatore permetteva ai deputati di chiamare altri cellulari a soli 3 centesimi al minuto.
Un immobiliarista da 2 milioni al mese
La Camera dei deputati paga 25 milioni di euro l’anno per l’affitto di un palazzo che per buona parte della settimana rimane del tutto deserto. Il proprietario è un imprenditore edile che ha acquistato l’enorme residenza a 500 metri da Montecitorio che ospita gli uffici di alcuni parlamentati. Di fatto il mutuo lo paga il Parlamento.
I barbieri hanno tutti lo stesso accento
Incomprensioni impossibili tra le poltrone del barbiere di Montecitorio. Tutti i 9 dipendenti parlano lo stesso dialetto che, guarda caso, è il medesimo del politico che, ai tempi dell’assunzione, sedeva sullo scranno più importante: quello della presidenza della Camera.
Un pc rubato oggi, due pc domani
Le denunce per furto rappresentano la normalità all’ufficio di Polizia di Palazzo Montecitorio. Non passa giorno che qualche onorevole, uomo o donna che sia, non si presenti a sporgere denuncia: sparita la pelliccia, rubato il pc portatile e altro ancora. Il motivo è semplice: c’è una polizza assicurativa che copre qualsiasi furto compiuto tra le mura del Palazzo.
Poliziotti di scorta o chauffeur?
Sono pagati per proteggere i dipendenti del ministero dell’Interno. Ma trascorrono più tempo ad accompagnare le mogli degli onorevoli a fare la spesa o gli stessi deputati, la sera, a casa di un amante o alla festa del momento.
Per avere scorta e autoblu cliccare su “minacce.doc”
L’espediente è talmente utilizzato che la segreteria di Montecitorio, per evitare ogni volta di riscrivere daccapo le stesse parole, conservano sul pc un documento chiamato minacce.com. Contiene la maschera di un comunicato stampa da inviare ai giornali nel quale si esprime “profonda indignazione per le minacce ricevute” dal parlamentare chiamato in causa. All’indomani dall’invio del comunicato, il deputato riceverà l’ok dal prefetto e, poco dopo, avrà scorta e auto blu. Peccato che tutto questo, spesso, capiti in seguito a lettere di minacce inviate da amici del parlamentare interessato a girare con l’autoblu. Per rendere ancora più credibile la minaccia, inoltre, si aggiunge un piccolo bosso.
“Millemiglia” e la famiglia vola gratis
Pochi sanno che all’interno del Palazzo di Montecitorio c’è un’agenzia viaggi. E’ la stessa che procura biglietti aerei, ovviamente gratuiti, ai deputati. Nonostante il prezzo pari a zero del biglietto, gli onorevoli collezionano i punti per la tessera soci di Alitalia, “Millemiglia”. Più punti si raccolgono e più biglietti gratuiti si ottengono. E così, grazie ai viaggi “di lavoro” pagati dallo Stato, gli onorevoli possono prendere gratuitamente i biglietti per i familiari

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