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venerdì 29 luglio 2011

Il sindaco di Salemi -Vittorio Sgarbi- pur di attirare attenzione non si crea scrupoli

Vittorio Sgarbi riesce sempre nei suoi obiettivi: essere provocatore ovunque, su tutto, con tutti.
Molti organi d’informazione, tra cui anche l’Unità, hanno infatti subito ripreso la notizia “colpiti” dall’ennesima provocazione che traspare dalla lettura dell’invito ad una serie di mostre dal titolo “L’arte non è cosa nostra”, che verrà inaugurato domenica 7 agosto nei saloni del Museo Civico di Salemi, dove sta scritto che “Sarà presente il ministro delle Politiche Agricole Saverio Romano, imputato per mafia”. Il leader politico siciliano -esponente dell'ultima creatura politica fondata da Totò Cuffaro poco prima di essere arrewstato-, che ha scelto di essere uno dei “Responsabili” per salvare il governo Berlusconi ricevendo in ricompensa uno dei ministeri che fu sempre prerogativa dell'antica Dc, come si sa è oggetto di indagine (anzi imputato) con l’accusa di presunte collusioni con la mafia.
Evidentemente per Sgarbi “l'imputazione per mafia è diventata una sorta di qualità del politico siciliano, da menzionare al pari di titoli e cariche”. E non crediamo che si tratti solo di una provocazione.

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