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giovedì 14 luglio 2011

Berlusconi tace mentre la nave affonda. All'orizzonte si delinea pure la soppressione dei comuni con meno di 5.000 abitanti, perora in forma morbida

ACCORPAMENTO DEI PICCOLI COMUNI
Contessa Entellina rischia ?
I piccoli comuni (quelli con popolazione inferiore a 5.000 abitanti) dovranno associarsi già dal 2011 per l'espletamento di almeno due funzioni fondamentali loro spettanti dall'attuale assetto normativo. Entro il 2012 dovranno esercitare in forma associata quattro funzioni fondamentali ed entro il 2013 tutte e sei le funzioni fondamentali loro spettanti.
Le poche risorse di un piccolo comune come Contessa Entellina
vengono sprecate in "incarichi" professionali pur in presenza
di un ingegnere e tre geometri nell'Ufficio Tecnico.
Intanto l'abitato appare tipico dei centri sfollati ed abbandonati, oltre che mal gestiti.
A causa di sindaci inetti è giusto sopprimere i piccoli comuni ?
Perchè in Piemonte i comuni con 2.000 abitanti hanno in
organico un geometra e curano all'interno dell'ente
la progettazione ?
E’ quanto riporta il maxiemendamento del Governo sulla manovra economica in cui sono confluite le modifiche concordate in Commissione, al Senato.
Le sei «funzioni fondamentali» riguardano
-l'amministrazione generale (dall'anagrafe all'ufficio tributi),
-la Polizia locale,
-l'istruzione (per esempio gli asili nido e le mense),
-la viabilità,
-la gestione del territorio
-e i servizi sociali.
Entro fine anno, secondo il maxiemendamento del Governo in cui sono confluite le modifiche concordate in Commissione, i Comuni con meno di 5mila abitanti dovranno gestirne in forma associata almeno due, altre due andranno messe in comune l'anno prossimo e le ultime due entro il 2013.
La problematica investe 5.700 piccoli Comuni della penisola (sono il 70% del totale) e li coinvolge in un processo di razionalizzazione che sulla carta è grandioso ma che si espone a grandi questioni, così grandi che solo la bancarotta del paese (sotto il governo di Berlusconi) potrà trasformare in obiettivo serio.
Intanto, a titolo di esempio, evidenziamo che la questione in Sicilia è competenza della Regione.
Quanto delineato nel maxiemendamento non è ancora quanto sta accadendo in Grecia, dove al posto delle vecchie 57 province sono sorte 13 macroregioni e in luogo di 1.034 Comuni sono stati istituiti 325 nuovi municipi.
Ma a cosa serve ?
Se il personale resta lo stesso, e non può essere diversamente, dove è il risparmio ?
Sicuramente si risparmieranno, per esempio, quelle decine e decine di migliaia di euro che Sergio Parrino ha calato in bilancio 2011 per affidare incarichi di progettazione, umiliando la struttura interna composta da un ingegnere e tre geometri.
In combinazione con altre realtà il Sergio locale avrebbe difficoltà a spiegare e motivare lo "sperpero".
Vista sotto quest’ottica, cioè di tagliare le unghia ai sindaci spreconi (con i soldi di tutti), l’iniziativa ci convince; ma sotto altri profili ci lascia molto perplessi, anche perchè finora gli "enti inutili" erano ritenute le "Province", regno del galoppinaggio clientelare dei politicanti.
Avremo modo comunque di esaminare il problema in prosieguo.

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