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mercoledì 15 giugno 2011

Interventi di recupero nei centri storici. A Contessa si sono rivelati puramente e semplicemente sciupio di denaro pubblico

Contessa Entellina ha risanato una parte del Centro Storico (Via Gassisi etc.). Le casette recuperate fino a qualche tempo fa apparivano carine all’esterno, per nulla funzionali all’interno e da quasi un decennio si sono rivelate uno sperpero di denaro pubblico.
E intanto una miniera culturale e di potenziale
occupazione giovanile è destinata al .... crollo
Quel quartiere è disabitato, è inutilizzato, è privo di prospettive. Il sindaco Sergio Parrino in campagna elettorale ha lasciato intendere di avere in tasca la soluzione per lo sfruttamento di quel patrimonio e che il giorno dopo l’insediamento avrebbe convocato a Contessa decine e decine di operatori turistici (veneti ... ci pare di ricordare); come al solito si è trattato di chiacchiere su chiacchiere.
Insoddisfatto dell’inconcludenza a concretizzare un disegno politico-strategico per uscire dal declino inesorabile che da tempo colpisce il nostro centro, il sindaco ha ulteriormente attinto alle risorse che il potere pubblico mette a disposizione per risanare “i centri storici” dell’isola.
Non diciamo che abbia fatto male. No; il problema è un altro: a che serve continuare a risanare se fra breve bisognerà risanare il già risanato (che non è mai servito a nulla?).
Se non si ha una idea di come utilizzare questi edifici, perché rendersi complici dello sciupio del denaro pubblico ?
Se l’Amministrazione Comunale in carica non ha alcun disegno, alcuna visione di come affrontare l’uscita dal “declino” che si abbatte su questo paese, a che serve l’invito del Sindaco, in Consiglio Comunale, di ringraziare il suo padrino politico Miccichè che, a suo dire, ci farà recuperare altre case del demanio-patrimonio comunale del “centro storico” che resteranno a disposizione dei topi ?
Fare politica non significa aspettare che i “leader” politici gettino qualche osso ai seguaci, i quali dopo devono “ringraziare” il presunto “donatore”: questa è meschinità della “clientelare” politica meridionale.
Detto fra noi quei finanziamenti furono, infatti, ripartiti a tutti, a tutti, i sindaci che ne hanno fatto richiesta. Nessuno è rimasto a mani vuote.
Non solo, a riprova che esistono ancora disponibilità, l’assessorato alle Infrastrutture ha pubblicato sulla Gurs dell’1 aprile un bando con cui invita i sindaci ad attingere sulle disponibilità per realizzare interventi di recupero nei centri storici (finanziamento degli interessi).
Finora i 380 sindaci dell’isola hanno presentato fino a 946 richieste e sussistono ancora fondi. Chissà che il nostro sindaco non chiederà ancora di poter attingere ?
Il problema non è quindi quello di capire se esistono o meno finanziamenti; il problema è di avere una visione per immaginare, sognare, intuire come uscire dal “declino” che nell’inerzia degli Amministratori appare ineluttabile.
Risanare con i fondi pubblici è facile; creare opportunità per l’occupazione, dei giovani soprattutto, è la vera “missione” degli amministratori pubblici.
Su questo fronte a Contessa Entellina gli attuali Amministratori Comunali sono “addormentati”, fanno sonni profondi, perché non hanno nessuna, nessuna, visione da … inseguire. Aspettano solamente l’arrivo del 27 di tutti i mesi dell’anno.

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