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martedì 21 giugno 2011

Ai cittadini pensioni Inps annue di €. 4.728; ai politicanti che non conoscono cosa sia il lavoro fino a €. 9.000,oo mensili.

Nel 2009 l'importo complessivo annuo delle prestazioni pensionistiche previdenziali e assistenziali erogate in Italia e' stato pari a 253,5 miliardi di euro, un valore corrispondente al 16,68% del prodotto interno lordo (Pil).
 E' quanto emerge dalle rilevazioni annuali sui trattamenti pensionistici e sui loro beneficiari condotte dall'Istat e dall'Inps.
 Nel 2009 sono state erogate 23,8 milioni di prestazioni pensionistiche, per un importo medio annuo di 10.634 euro.
Con riferimento alla tipologia di pensione, sono 18,6 milioni le pensioni di invalidita', vecchiaia e superstiti, ed un importo medio annuo di 12.287 euro.
Il 50,7% di tutti i trattamenti pensionistici e' rappresentato da pensioni di vecchiaia o anzianita',  ed un importo medio annuo di 14.752 euro; Le pensioni assistenziali (a chi non ha nel corso della vita lavorativa versato sufficenti contributi) rappresentano -nel 2009- la seconda tipologia di prestazioni pensionistiche in termini di spesa erogata, con un totale di 20.464 milioni di euro (8,1% del totale) per complessivi 4,3 milioni di trattamenti ed un importo medio annuo di 4.728 euro.
Di tali prestazioni la quota piu' elevata, in termini sia di numero sia di spesa, si registra per le pensioni di invalidita' civile (a chi non ha avuto una vita contributiva e non possiede un reddito proprio autosufficente) e le indennita' di accompagnamento ad esse associate.
Le pensioni indennitarie (a chi per ragioni fisiche non può badare a se stesso), infine, consistono in 907 mila trattamenti, per un importo medio pari a 4.932 euro.
Quello sopra riportato riguarda il mondo dei "cittadini", ossia chi lavora, si dibatte e alla fine deve camare con €. 4.728 annui ( a Contessa Entellina la gran parte dei pensionati tira avanti con €. 500,oo mensili. Esiste poi il mondo dei POLITICI (i nuovi baroni del terzo millennio). Essi dopo 2 anni e mezzo di sedere in una qualche poltrona conquistano il "vitalizio". E che vitalizio !
Una regola tutta italiana consente a chi è stato parlamentare ma anche consigliere regionale di incassare ben due vitalizi, uno del Parlamento e uno della Regione.
 In questa meravigliosa condizione ci sono almeno duecento ex onorevoli. I loro 'modesti' vitalizi arrivano fino a oltre 9 mila euro lordi al mese.
 Accade nella Regione Lazio, dove si può ancora andare in pensione giovanissimi, come dimostra il caso dell’ex governatore Piero Marrazzo, il quale percepisce il vitalizio di circa 4 mila euro mensili dal 2010, prima ancora di aver compiuto 52 anni, e dopo avere svolto per un quadriennio il 'governatore'.
Come sappiamo nella Regione Sicilia è in carica un giovanissimo assessore (ci piace dirlo, in quota Pd, il partito che dovrebbe garantirci il rinnovamento), che poco più che quarantenne si è dimesso dalla Regione Sicilia, di cui era dirigente, avendo diritto ad una pensione che farebbe svenire quei 4,3 milioni di italiani che devono tirare con l'assegno annuo Inps di €. 4.738,oo.
L'Italia è il paese dei baroni del terzo millennio: i politicanti, gente che non conosce il lavoro, e che pensa agli "affari propri". Una specie non diffusa nel resto dei paesi europei.

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