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domenica 1 maggio 2011

La Festa del primo maggio

di Nicola Graffagnini
Storia delle origini
Le origini della Festa odierna sono internazionali, infatti sono legate alle battaglie operaie sviluppatesi nelle nazioni a civiltà industriali del mondo, per reclamare il diritto ad un orario di lavoro più umano, di otto ore.
La prima Legge che si ricordi fu promulgata nel 1867 nell’Illinois in Usa, mentre in Italia arriva soltanto nel 1923.
Le tre otto
1° maggio a Portella delle Ginestre - 2009
“ Otto ore di lavoro, otto ore di svago, otto ore per dormire” - furono queste le parole d’ordine del movimento operaio sviluppatosi in Australia nel 1855 e successivamente condiviso da gran parte dei movimenti sindacali organizzati del primo Novecento dagli USA all’Europa.
Si apri con “ l’utopica prospettiva di vita delle tre otto “, pensata da quei lavoratori immigrati in Australia da tutte le parti del mondo, la strada per rivendicazioni via via più precise sull’orario giornaliero contrattuale di otto ore e per sostenerlo con la forza adeguata si pensò di ricercare una data simbolica a carattere internazionale che riunificasse idealmente tutti i lavoratori del mondo, in manifestazioni simultanee e pacifiche, questa data alla fine fu trovata nel primo maggio.
La storia del primo Maggio dunque si lega indissolubilmente alle trasformazioni epocali del lavoro che pian piano caratterizza l’azione positiva del movimento operaio dalla fine del secolo in poi.
La storica deliberazione
Si può dire che l’idea della festa sia nata alla fine dell’800, a Parigi, la città della Rivoluzione Francese e della Comune, che idealmente ha accompagnato fino ad oggi lo sviluppo dei movimenti operai nel mondo portando alla luce e in primo piano, sui giornali borghesi, le rivendicazioni scandalose per quei tempi, definite delle” tre otto” , e con le otto ore di lavoro e di vita altre rivendicazioni ideali emergono successivamente quali: le libertà politiche e le speranze definite”utopistiche” di un armonico progresso dei popoli nella pace.
Una grande manifestazione sarà organizzata per una data stabilita, in modo che simultaneamente in tutti i paesi e in tutte le città, nello stesso giorno, i lavoratori chiederanno alle pubbliche autorità di ridurre per legge la giornata lavorativa a otto ore.”…..
E’ questo l’incipit della storica deliberazione, approvata il 20.07.1889 dal Congresso dell’Internazionale operaia, riunito nella Salle Petrelle di Parigi, che sancisce la nascita ufficiale della manifestazione operaia del Primo Maggio.
A votarla sono 391 delegati di organizzazioni operaie provenienti da: Germania (81) , Francia (221), Belgio (24), Inghilterra ( 22), Austria (8), Russia (6). Delegazioni minori sono quelle portoghesi, boeme, bulgara e italiana, formata da due apostoli del socialismo: Andrea Costa e Amilcare Cipriani.
La data di apertura del Congresso di Parigi non è casuale, infatti coincide con l’inaugurazione dell’Esposizione Universale, nel centenario della Rivoluzione: 1789-1889 e il 14 Luglio, giorno di apertura dei lavori, richiama alla memoria il ricordo della presa della Bastiglia, festa nazionale francese.
Una scelta quindi di alto valore simbolico effettuata dai francesi che nella loro storia trovano fino ad oggi le motivazioni della loro unità nazionale, .i delegati al congresso dell’internazionale operaia, raccogliendo l’invito dei delegati francesi, intendono presentarsi al mondo come gli eredi dei rivoluzionari parigini del 1879 e i continuatori ideali dei valori portanti di quella rivoluzione: libertè, egalitè , fraternitè, in chiara opposizione verso alcune manifestazioni promosse da associazioni non legate a movimenti sindacali, come la Festa dei cavalieri del lavoro ( una di queste a New York - 5/9/1882 organizzata da una Associazione dei cavalieri del lavoro), successivamente appoggiate dal Presidente Cleveland dopo i fatti di Chicago del 4 Maggio 1890 per paura della data del primo Maggio.
I gravi fatti di Chicago e la data definitiva della festa del Primo Maggio
La deliberazione del congresso di Parigi appare come un momento di sintesi di un percorso di lotte del movimento dei lavoratori a sostegno delle battaglie per le otto ore, costellato di sangue e di martiri in tutto il mondo.
Nel 1885 i lavoratori di Sydney e di Melbourne in Canada riescono ad imporre le otto ore nel settore dell’edilizia e l’anno successivo con una grande manifestazione ne richiedono l’estensione a tutti gli altri settori.
Nel 1862 a Calcutta in India si registra uno sciopero di 1200 operai della ferrovia contro le disumane condizioni di lavoro per reclamare le otto ore di lavoro.
Negli USA il movimento dei lavoratori si concentra nelle città di tradizione industriale, a Boston viene fondata la “ Lega per le otto ore nel Massachusset “ mentre nell’Agosto del 1866 a Baltimora nasce la “National Labor Union” il primo sindacato a carattere nazionale con le otto ore iscritto al primo punto del programma.
L’anno successivo in Illinois una legge dello Stato stabilisce la giornata lavorativa di otto ore a partire dal successivo Primo maggio e in questa data un grande corteo di iscritti ai Sindacati sfila a Chicago.
L’obiettivo è raggiunto in sei Stati USA e nel 1872 una Legge Federale introduce la riduzione a otto ore a tutti i dipendenti pubblici.
Nel 1886 per il Primo maggio a Chicago si tiene una manifestazione nazionale dei lavoratori, vi sfilano almeno ottantamila operai legati alle nuova industria dell’auto guidati dagli operai della McCornick, al culmine di uno sciopero generale segnato da alcuni operai morti davanti la fabbrica per una carica della polizia.
Il 4 Maggio durante una manifestazione di protesta per i luttuosi eventi, la polizia spara contro il corteo, in risposta al lancio di una bomba verso le sue posizioni, provocando un numero imprecisato di morti e feriti. Vengono arrestati migliaia di militanti sindacali e perquisite le sedi, alla fine un processo di parte condanna cinque operai all’impiccagione come responsabili dei disordini e quindi del lancio della bomba.
Soltanto sei anni dopo il nuovo Governatore dell’Illinois Altgeld, riesaminate le carte processuali annullerà le sentenze e concederà la grazia a tre operai sopravissuti perché condannati all’ergastolo.
I cinque operai giustiziati divennero i “martiri” della causa operaia del Novecento e da allora, a partire dall’anno successivo in tutto il mondo si svolsero manifestazioni in memoria il Primo Maggio.
Anche nelle principali città italiane si segnalarono manifestazioni, scioperi e tentativi di dimostrazioni e riunioni serali, nonostante i pesanti divieti e le repressioni e due anni dopo sull’onda del successo delle manifestazioni operaie nasce ufficialmente il Partito Socialista Unitario Italiano che pone alla base del suo programma l’obiettivo delle otto ore di lavoro.
Nell’Agosto del 1890 in occasione del Congresso dei partiti socialisti scandinavi ad OSLO e del congresso operaio spagnolo si ribadisce la decisione di proseguire ogni anno la manifestazione del Primo maggio per la richiesta delle otto ore di lavoro, decisone poi ratificata in seguito dai socialisti francesi, dai socialdemocratici tedeschi, dai socialisti italiani, ungheresi, portoghesi, svizzeri.
La data per la manifestazione del primo maggio 1890 viene deliberata dall’American Federation Labor, riunita a St Louis nel dicembre del 1888. La data del Primo Maggio viene adottata in Canada nel 1894.
Da questo momento la data del Primo maggio entra definitivamente nel calendario delle festività civili dei paesi più progrediti.
Durante il ventennio fascista la Festa del lavoro venne proibita con grande dispiego di energie della Polizia perché considerata quanto mai “sovversiva” per lo Stato, divenendo però espressione di festività creativa nei territori con sfoggio di fiori simbolici come il garofano portato all’occhiello, scritte realizzate nottetempo sui muri, distribuzione di volantini per mantenere viva la memoria della festa.
NG

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