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venerdì 15 aprile 2011

L'annuncio della Resurreziione di Lazzaro - Una tradizione che si ripete

La Resurrezione di Lazzaro
La resurrezione è qualcosa che "oltrepassa i limiti della nostra ragione" e dunque "richiede un atto di fede". Lo ha sottolineato papa Benedetto XVI, parlando a piazza S.Pietro per l'angelus di domenica scorsa.
"Anche tra i cristiani, - ha spiegato il papa - la fede nella risurrezione e nella vita eterna si accompagna non raramente a tanti dubbi, a tanta confusione, perché si tratta pur sempre di una realtà che oltrepassa i limiti della nostra ragione, e richiede un atto di fede. Nel Vangelo di oggi - la risurrezione di Lazzaro - noi ascoltiamo la voce della fede dalla bocca di Marta, la sorella di Lazzaro. A Gesù che le dice: 'Tuo fratello risorgerà', ella risponde: 'So che risorgerà nella risurrezione dell'ultimo giorno' (Gv 11,23-24). Ma Gesù replica: 'Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà' (Gv 11,25-26)".
Ha aggiunto il papa: "Ecco la vera novità, che irrompe e supera ogni barriera! Cristo abbatte il muro della morte, in Lui abita tutta la pienezza di Dio, che è vita, vita eterna. Per questo la morte non ha avuto potere su di Lui; e la risurrezione di Lazzaro è segno del suo pieno dominio sulla morte fisica, che davanti a Dio è come un sonno".
Questa sera nelle comunità greco-bizantine di Sicilia si ripeterà la tradizione che vede i giovani portare con un antico canto porta per porta, nelle case dei paesi, l'annuncio che la morte non è l'ultima tappa della vita umana.

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