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lunedì 18 aprile 2011

La Costituzione Italiana - Articolo 2

COSA SONO I DIRITTI DELL'UOMO 
Noi tutti siamo figli della Rivoluzione francese, di quell'avvenimento di fine Settecento, che ne  "La Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino"  votata dall'Assemblea nazionale costituente del 1789, contiene i principi che ispireranno le Costituzioni moderne. Si apre con l'articolo che afferma:
«Gli uomini nascono e rimangono liberi e uguali nei diritti. Le distinzioni sociali non possono essere fondate che sull'utilità comune», riprendendo il famoso preambolo della Dichiarazione di indipendenza americana del 1776.
Nel 1948 l'Onu approvò la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, che si apre con le parole:
«Tutti gli esseri umani nascono liberi ed uguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza».
E I DIRITTI INVIOLABILI  cosa sono ?
Sono quei diritti che appartengono all'uomo in quanto tale. Quindi, il diritto alla vita e all'integrità fisica, che si oppone a ogni forma di
-uccisione individuale o di massa,
-a ogni forma di oppressione,
-tortura,
-incarcerazione senza processo.
Da questo diritto generale alla vita discendono tutta una serie di altri diritti, per consentire all'uomo di poter vivere, quindi :
-il diritto all'eguaglianza senza discriminazioni,
-al lavoro,
-al nutrimento,
-alla salute,
-all'educazione.
Per estensione, anche i diritti civili e i diritti politici possono essere compresi fra i diritti umani, in particolare nei Paesi in cui essi non vengono riconosciuti o vengono limitati, quale in questo momento storico si sta rivelando in Libia; ma moltissimi altri sono i paesi in cui i diritti inviolabili vengono calpestati, però non attirano l'interesse dell'Occidente.
ATTENZIONE:
abbiamo detto che sono diritti che competono all'uomo in quanto tale, e non solo ai cittadini del rispettivo paese. E' su questa base che si attivano gli interventi umanitari anche militari (appunto, come sta accadendo attualmente in Libia).

ARTICOLO 2  della Costituzione Italiana


Sul finire del 1947 l'Italia con la nuova Costituzionde
è un paese democratico
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.
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COMMENTO
Nell'art. 2 si trova il solenne riconoscimento dei diritti inviolabili dell'uomo nei confronti dello Stato. Con esso viene affermato il principio che persino il potere sovrano si deve arrestare davanti a questi diritti della persona, al contrario di quanto avviene negli Stati totalitari, dove le esigenze del singolo vengono sempre messe in secondo piano rispetto a quelle statali.
Sostanzialmente si intende riaffermare che esistono diritti dell'uomo (come il diritto alla vita, all'onore, all'espressione del proprio pensiero, a formarsi una propria famiglia ecc.) che non vengono concessi dallo Stato, ma sono da ritenere originari, connaturati all'essere umano, in pratica sono preesistenti a qualsiasi legge elaborata dall'uomo; nessun uomo, nessuna legge pertanto li potrà mai cancellare.
 Nello stesso tempo, si considera che l'uomo non è mai vissuto da solo e che, fra l'individuo e lo Stato, esistono innumerevoli formazioni sociali (le famiglie, i partiti, le chiese ecc.), espressione di questi diritti inviolabili.
 Proprio perché l'uomo è un essere sociale, però, accanto ai diritti sono richiamati anche i doveri di solidarietà (come il partecipare alle scelte comuni mediante le elezioni, prestare il servizio militare se necessario, pagare le imposte e così via: artt. 48, 52, 53 ecc.).
In quanti paesi del mondo i diritti
inviolabili sono violati ?
Una negazione molto evidente dei diritti dell'uomo fu attuata dai regimi nazisti e fascisti contro cui fu combattuta la Seconda guerra mondiale. Per far sì che questa situazione non si potesse ripetere, nel 1948 l’Assemblea generale dell’ONU ha approvato la sopraricordata "Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo" con lo scopo di impegnare tutti gli Stati che vi hanno aderito a far valere nei loro ordinamenti giuridici questi principi.
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GARANTISMO cosa significa ?
E' l'insieme delle garanzie previste dalla nostra Costituzione, e da quella di molti altri Stati, a tutela delle libertà individuali e di gruppo (per esempio: libertà di pensiero, di religione, di stampa, di riunione e così via) contro il possibile arbitrio delle autorità.
Nell'organizzazione dei processi penali, per 'garantismo' si intendono tutte quelle garanzie di legalità, cioè il preciso rispetto della legge per quello che si riferisce all'arresto di una persona, all'istruttoria, alla custodia cautelare in carcere, allo svolgimento del processo (diritti della difesa).

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