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martedì 26 aprile 2011

Il Sindaco per fini di propaganda usa Stemma e denominazione del Comune, però non rende la dovuta Relazione semestrale al Consiglio Comunale

Le festività pasquali sono passate; è passata pure la celebrazione del 25 aprile festa, della Liberazione dal Nazi-fascismo e adesso sappiamo che noi italiani andremo a bombardare i libici amici di Gheddafi, strafottendoci di quanto sta scritto sull'art. 11 della Costituzione, l'Italia ripudia la guerra come mezzo di soluzione dei contenziosi internazionale. Nessuno, nè a destra nè a sinistra contesta. Italiani, brava gente !
Il pd non bazzica perchè vuole apparire moderno, filo-Obama, il pdl necessita di recuperare i rapporti con gli alleati europei.
Il ceto politico non capisce che nell'elettorato c'è nausea montante, che non può essere fermata nè dall'opportunismo di Bersani nè dalla cialtroneria di Berlusconi.
Riflessione
*I partiti, di destra e di pseudo-sinistra ricevono rimborsi spese, dopo ogni campagna elettorale, più di quanto spendono, quindi lucrando la differenza. Inoltre se una legislatura si interrompe prima del tempo, i rimborsi spese continuano ad essere pagati per cinque anni. Cosicché, per esempio, quando la XV legilastura 2006-2008 si è interrotta, i rimborsi per la tornata elettorale di quell’anno sono continuati per i due anni successivi.
*Se il Sindaco di Contessa Entellina deve far conoscere agli elettori l'inconcludenza di tre anni di amministrtazione non usa l'unico sistema previsto dalla legge:
Presentare in Consiglio Comunale la Relazione illustrativa dell'attività svolta. No, sarebbe qualcosa di lecito e di legittimo.
Figurarsi !, un berlusconiano che ....
Cosa fà il Sindaco-pensionato di indennità di carica ?
Ordina in tipografia (a spese di cappiddazzu, è da presumere) di stampare con tanto di stemma e denominazione del Comune di Contessa Entellina un cartoncino di AUGURI DI BUONA PASQUA a sei risvolti: in uno ci sono gli auguri, nelle altre cinque pagine ci sono cifre, cifre, cifre, dell'incredibile. Tutti a Contessa Entellina sappiamo che il mandato di Sergio Parrino è iniziato e proseguito nell'inconcludenza assoluta. A leggere quelle cinque pagine, fatte stampare per propaganda di parte con i soldi del Comune, stante la presenza dello Stemma e della denominazione, infatti, il committente non può che essere il Comune, sembra che il sindaco sia un sognatore di computisteria che enfatizzi cantieri scuola (di Lombardo), recuperi di centri storici da lasciare marcire con i topi che li occupano e li occuperanno, ....
A Contessa Entellina abbiamo un sindaco che non si accorge che in questi ultimi anni c'è stata una accellerazione della fuga dal paese dei giovani (in particolare di diplomati e laureati).
Costui è convinto di avere fatto!
Invece Sergio Parrino snocciola, a carico di cappiddazzu, numeri e dati, compresi quelli che risalgono ai precedenti sindaci e snocciola pure le cose che auspica possano capitare ma che non hanno attualmente concretezza.
Non compete a noi stabilire se la Corte dei Conti abbia o meno qualcosa da dire per l'uso, a fini di propaganda di parte, del denaro pubblico. Nè compete a noi stabilire, ove il sindaco dovesse pagare -alla fine- di tasca propria questa "fantasiosa" propaganda (cosa che auspichiamo), se la magistratura ordinaria abbia qualcosa da dire per l'uso arbitrario e di parte dei simboli della Comunità: stemma e denominazione. Simboli che appartengono a tutti e non alla demagogia di un uomo scollegato dal rispetto delle istituzioni. Uomo che, -sotto il profilo religioso-, piega alla "propaganda di parte" pure gli AUGURI PASQUALI.
Le casse pubbliche, i beni materiali ed immateriali della comunità, non devono sostenere i partiti o le parti politiche che stanno in gioco. Specie se lo fanno ai danni della parte politica che sta all'opposizione (cfr. un precedente manifesto pubblico di alcuni mesi fà).
La vergogna  ha ormai raggiunto livelli dell'indescrivibile. Siamo alla demagogia che sfrutta pure la Pasqua, la memoria della Resurrezione del Cristo. E' demagogia di bassissimo livello.

Cosa fare per richiamare di nuovo l’attenzione degli elettori?
Cambiare modo di fare politica cioè di governare le istituzioni nell’interesse dei più, tagliando l’interesse dei pochi e di chi è "una parte" rispetto al tutto.
 Facile a dirsi, difficile a farsi. Eppure ormai non c’è più scelta. Occorre smetterla  di fare personalismi usando in un modo o l'altro beni pubblici. 
Nell’attuale scenario della pseudo-politica vi è esasperazione di personalismo. Il Sindaco non è il Comune; il Comune siamo tutti, compreso chi scrive queste note critiche e che non ha esitazione a dichiararsi censore ed avversario politico del Sindaco.
Mimmo Clesi

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