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sabato 16 aprile 2011

Berlusconi vuole la scuola privatizzata

Sappiamo tutti che da qualche tempo nel mirino di Berlusconi ci sono i professori della scuola pubblica, i comunisti perché inculcano valori diversi da quelli delle famiglie, c'è bisogno quindi di educare liberamente i propri figli e quindi di non essere costretti a mandarli in una scuola di Stato.
La scuola statale sarebbe, per quest'uomo che si è arricchito grazie ai regali di stato con cui ha messo sù le sue televisioni, il covo di ideologie sovversive o anche semplicemente di sinistra e comuniste.
A prescindere dal significato che assumono nel 2011 la qualifica "di sinistra" e di "comunista", che in realtà, usate dall'attuale maggioranza politica, significano semplicemente "di opinioni diverse" da quelle del gruppo dominante, cè da chiedersi ma questo personaggio che paga, che è abituato a comprare, tutto (pure le minorenni ...) vuole forse fare degli italiani una folla di servi ossequiosi ?, dei silenziosi ascoltatori di veline allineati ai modelli di vita trasmessi dalle sue televisioni? vorrebbe per caso che tutti si vendessero al primo vecchio signore inceronato che passa ?
Mai nessuno gli ha spiegato che per essere uomini, uomini veri, bisogna anzitutto essere muniti di senso critico ?
La base della cultura non sta forse nell'essere muniti di senso critico ? Quel senso critico che solo una scuola libera e non sottoposta a controlli di chicchesia può dare ?
In qualsiasi paese del mondo Berlusconi da tempo sarebbe stato cacciato dal potere.
In Italia sta lì perchè l'opposizione chiacchiera e, peggio, gli da corda, sta al suo gioco. Non si preoccupa di allestire una classe dirigente alternativa.
E' questo il vero guaio dell'Italia.

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