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domenica 27 marzo 2011

Obama ha reso omaggio alla tomba di Mons. Romero, l’Arcivescovo di San Salvador assassinato dagli squadroni della morte

di Nicola Graffagnini
Obama ha reso omaggio alla tomba di Mons. Romero, l’Arcivescovo di San Salvador, assassinato brutalmente dagli squadroni della morte il 24 Marzo 1980.
La notizia è stata trasmessa l’altra sera dal TG1 appena di sfuggita e per qualche secondo senza alcun approfondimento dovuto, per la ricorrenza in sé e per la visita del Presidente degli USA, tra l’altro accorciata di un giorno per i noti eventi della Libia.
Purtroppo questa è la prassi del TG1 che a volte buca le grandi notizie e invece si attarda intorno alle notizie più innocue.
Che cosa avremo voluto sentire dal telegiornale più seguito in prima serata alle ore 20 ?
Almeno il minimo offerto dalla prassi del giornalismo sintetizzata dalle “cinque W”, chi è stato Mons. Romero, che cosa ha fatto, quando e perché è stato assassinato così brutalmente, qual è stato il contesto internazionale in cui si sono svolti i fatti; per fortuna a tutte queste domande ha risposto in modo esauriente il programma di Rai Tre Educational di Minoli, che ha trasmesso in quei giorni un programma rievocativo della figura di Romero e una intervista a Mons. Paglia Vescovo di Terni, postulatore della causa di beatificazione del Vescovo martire.
Mons .Romero ha denunciato ad alta voce la violenza in El Salvador. Parlava della sua morte come di una morte annunciata, in un paese ove si è fatta strage di cattolici e di preti che avevano creduto nella famosa “teologia della Liberazione”.
Una nazione El Salvador del Centro America, dominata in quegli anni da bande rivali al soldo dei grandi proprietari terrieri.
Perché ancora oggi Mons .Romero è amato in America latina ? Perché i campesinos vanno ancora sulla sua tomba a parlargli e a pregarlo ? Secondo Mons. Paglia, Vescovo di Terni, è stato un Vescovo che ha dato la vita in difesa dei suoi poveri e per questo procede spedita la causa di beatificazione in Vaticano.
La sua morte una morte annunciata, la sua ultima Messa
Mons. Romero viene ucciso durante il momento più solenne della Messa, l’elevazione dell’ostia nella consacrazione, un Killer dall’uscio della Chiesa gli spara un solo colpo alla fronte, Romero cade in avanti aggrappandosi all’altare e le ostie si spargono sull’altare e sul pavimento.
Chi era Mons. Romero ? Quando si sceglie in Vaticano mons. Romero su proposta del Vescovo Ciavez, i conservatori si rallegrano perché Romero viene considerato molto distante dalla teologia della Liberazione portata avanti dai parroci dei campesinos legati ai movimenti di liberazione e di guerriglia in odor di comunismo e agli oppositori parlamentari del regime, finchè il 12 Maggio del 1977, ad appena una settimana dalla sua nomina, viene assassinato dagli squadroni della morte il Parroco di Anguilars, grande amico di Romero, colpito da venti proiettili insieme ad alcuni suoi parrocchiani.
Il Vescovo Romero, nel funerale voluto nella sua Cattedrale a San Salvador, nonostante l’opposizione della Nunziatura Apostolica, davanti ai cadaveri dei caduti, denuncia con parole molto dure lo scandalo di un regime che aveva ucciso o fatto uccidere in successione uno dopo l’altro una trentina di parroci e tanti fedeli frequentanti le Chiese cattoliche per fermare l’avanzata dei diritti dei lavoratori.
La denuncia del Vescovo fa immediatamente il giro del mondo e attira sul regime “una notorietà internazionale” che certamente non promette bene e che nessuno avrebbe mai voluto e in special modo i burattinai interni ed esterni che ne tirano i fili e che dominano il paese con un esercito armato e combattente contro un popolo fatto di umili campesinos e si servono degli squadroni della morte per far tacere gli eventuali oppositori più in vista . .
Al centro delle indagini postume vengono disvelate due sigle dietro cui si nascondono gli interessi di partiti della destra: Order e Arena che con la scusa della lotta al comunismo controllano la forza lavoro dei campesinos e tutta la società salvadoregna.
Nelle elezioni legislative del 2003 i partiti orientati da Arena vengono sconfitti ma in Parlamento la Destra mantiene ancora il controllo della maggioranza.
Il successo elettorale degli oppositori legati nel movimento FMLN è legato alla conquista dei governi municipali a partire da quello della capitale San Salvador, mentre rimane massiccio il controllo dei mass media da parte dell’oligarchia dominante che controlla il 95% delle stazioni radio, i due quotidiani nazionali e quattro dei cinque canali televisivi. L’FMLN ha una incidenza diretta su una stazione radio e su una televisione.
La figura di Mons .Romero minaccia di abbattere d’un sol colpo questo castello di ordine, infatti dopo i funerali solenni organizzati nella sua cattedrale, il Vescovo Romero si reca a celebrare Messa nella Chiesa di Anguilars, posta in stato d’assedio dagli squadroni della morte, dopo i fatti avvenuti.
Alla Messa accorre in massa il popolo dei campesinos e il Vescovo deve letteralmente aprirsi la strada attraverso le squadre di armati, al vangelo ha parole di fuoco per i mandanti del crimine e pronuncia delle parole che resteranno impresse in tutti i presenti: “ Siete voi la Chiesa, il popolo di Dio, se avete sofferto voi ha sofferto tutta la Chiesa ! “
Fu allora che secondo il film che viene realizzato, viene deciso l’assassinio di Mons Romero che nell’ultima omelia predica ancora in tono profetico : “ Se mi uccideranno, resusciterò nel popolo salvadoregno “.
A Terni Mons. Paglia, Postulatore per la causa di Beatificazione ha riunito un Congresso sulla vita di Mons. Romero per operare uno scavo oggettivo sulla figura storica del vescovo, e sul contesto di El Salvador, una piccola nazione in cui si concentrano in quegli anni le contraddizioni dell’umanità.
Una tensione alta tra i movimenti che si ispirano al comunismo di massa e i Partiti della destra che lo combattevano attraverso il braccio militare, “gli squadroni della morte “ in auge allora in America latina e nel vicino Nikaragua. Dieci famiglie possedevano tutto il paese e per cui lo scontro divenne violento e sanguinoso fin dall’inizio, tanto da fare decine e decine di morti tra i campesinos e i loro parroci che si richiamavano alla “teologia della liberazione.”
Racconta Mons. Paglia, “Il papa ha voluto inserirlo nella celebrazione dei nuovi martiri dell’Anno santo, nella cattedrale di San Salvador lo hanno già voluto dipingere in Paradiso tra i santi, accanto a madre Teresa di Calcutta “ .
“Il Vescovo Ciavez che lo aveva proposto al Vaticano diceva, “ Questo sarà un buon pastore “ e di certo non si sbagliava. Romero è morto come uomo e testimone del vangelo, rappresenta una grande energia ed una speranza per tutti, anche per i non credenti, perché difensore dei poveri e degli umili .”
NG

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