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sabato 19 marzo 2011

Giornata festiva in molti centri di Sicilia

San Giuseppe e l'artaru
  Giornata festiva quella di oggi a Contessa Entellina, come del resto in tantissimi paesi della Sicilia. La festa di San Giuseppe, o come comunemente viene detta,  la festa del Patriarca San Giuseppe è molto radicata in Sicilia ed è interpretata come devozione al padre che provvede nei confronti di tutti coloro che volgono in stato di bisogno (patri di li puvireddi).
   Gli altari banditi con abbondanti cibi, che vengono allestiti in quasi tutte le realtà cittadine dell'Isola, sono il segno del "padre putativo" che soccorre chiunque abbia bisogno di aiuto.
   Contessa Entellina, nonostante la tradizione greco-bizantina, entro cui di San Giuseppe viene offerta una chiave interpretativa diversa, che lo vede raffigurato nelle icone in atteggiamento pensoso per il "mistero" che imbatta su di lui, ha assorbito in sè la diffusa e colorita rappresentazione siciliana.
Celebrazione liturgica
Nella Chiesa Madre, dove una antica statua di San Giuseppe è custodita, è stato celebrato il pontificale presieduto da Mons. Sotir Ferrara, coadiuvato per l'occasione da papas Nicola Cuccia (oggi parroco di Palazzo Adriano) e da Don Giorgio Ilardi, parroco di rito latino di Contessa Entellina, oltre che dal diacono Luciano.
L'omelia di Mons. Sotir ha ricalcato la lettura evangelica della fuga della sacra famiglia in Egitto ed il massacro degli innocenti, con un accenno appena sfiorato degli accadimenti recenti in Giappone e di quelli recentissimi in Libia.
La gente presumibilmente dall'inattesa visita a Contessa Entellina di Mons. Sotir Ferrara si sarebbe attesa qualcosa in più.
Processione
In serata alle 19,30 è prevista la processione per le vie del paese della statua del Santo di cui oggi si festeggia -appunto- la ricorrenza.
Ad ogni stazione di preghiera -lungo il prercorso- verrà cantata una strofa del tradizionale canto siciliano de "Lu viaggi dulurusu".

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