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sabato 26 febbraio 2011

In Sicilia arriverà mai la Primavera ?

Propagini di Monte Genuardo ricoperte di neve
Probabilmente siamo alla svolta dell’inverno, all’ultimo colpo di coda: il termometro è vicino allo “0”. Questa mattina è caduta la neve ma si è subito sciolta. Solo le pendici più alte di Monte Genuardo sono ricoperte.
In queste ore di freddo, di bassa temperatura, è facile pensare che dopo il punto più basso (almeno nella nostra zona) non si può ulteriormente scendere: la primavera, la speranza, il risveglio della natura sono vicini.
E’ il ciclo della natura viene da pensare, ma analogo è il ciclo  dell’uomo che vive aggregato in comunità: quando si tocca terra (come capita alla Sicilia dei nostri giorni) è verosimile che la rinascita sia vicina, solo che i siciliani lo vogliano e non si lascino infatuare da uomini della Provvidenza.
Perchè arrivi la Primavera basta infatti scaricarsi dei parassiti (clientele), degli affaristi (connessione mafia-politica), degli incompetenti (posizionati nei posti che occupano per fare da “servi” ai loro padrini).
I passaggi per ritrovare la strada della speranza non sono poi così difficili, se è vero che altri popoli, altre regioni, sono usciti da tempo dal mondo dell’ignoranza, della subordinazione e dal mondo dell’inciviltà.
E' dai primi di gennaio che nella zona di
Contessa Entellina il mandorlo è in fiore
Se pure la natura cambia, sa mostrare le punte più alte dopo le punte più basse, perché la Sicilia deve ancora stentare a liberarsi dalle mille pastoie che fanno comodo ad una decina di presunti uomini forti ?
Possiamo continuare a dipendere da questo o da quell’altro. Possiamo ancora legare le nostre speranze a questo o a quell’altro. Possiamo continuare a sperare oggi in Cuffaro, domani in Lombardo, dopodomani in altri personaggi squallidi: ma la Primavera non arriverà mai.
Ognuno di noi non deve di certo fare la rivoluzione come avviene in questi giorni in Nord Africa, è sufficente che impari a denunciare su internet e non solo, a raccontare, a disgustarsi del parassitismo, dello sperpero, della prepotenza delle istituzioni -che appartengono a tutti e non di certo a chi transitoriamente le sta gestendo-: è questa la Primavera.
Che stupidità quella di pensare che Cuffaro, Lombardo, D'Alema, Berlusconi siano la soluzione !
 La soluzione è nel saper trovare in se stessi la capacità di disgustarsi per ogni piccola ingiustizia (fosse pure la più ininfluente) e nel riuscire a raccontarla in giro; la soluzione è nel sapere (meglio dire: volere) rendere di dominio pubblico ciò che ci viene dato -dalla pubblica amministrazione- grazie all'intervento dell'onorevole, dell'assessore e così via e non perchè ci competeva per "legge". Quando riusciremo a pretendere "diritti" e non "favori" avremo fatto un grande balzo in avanti.
Se sapremo tutti, non in pochi -i soliti pochi-, disgustarci dei "favori" degli "amicila Primavera sarà dietro l'angolo.
Dalle piccole cose nascono le grandi cose.

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