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mercoledì 16 febbraio 2011

E Silvio riempie le pagini di giornali del mondo intero .... eppure dice di essere un perseguitato

Silvio Berlusconi sarà processato con rito immediato, per i magistrati infatti le prove di colpevolezza sono tali da rendere giustificata la richiesta.
Adesso si cominciano a conoscere i dettagli che hanno portato alla decisione presa dai pm e nessuno di noi, di noi italiano, può restare indifferente nel conoscere colui che per sedici anni abbiamo (esclusi brevi periodi) scelto per guidare il paese. La vicenda che coinvolge Berlusconi non è infatti una vicenda privata, da giudicare con la lente del moralismo. Per un uomo pubblico, come è il Presidente del Consiglio, infatti lo spazio della vita privata si restringe, non è quella di un gommista di Roccacannuccia.
Secondo dichiarazioni dalla marocchina Karima El Mahroug, ovvero la famosa Ruby Rubacuori, come adesso si leggono sui verbali dell'inchiesta, la notte del 14 febbraio 2010, Ruby si trovava nella residenza di Berlusconi ad Arcore e ricevette da Berlusconi un dono molto particolare: «Berlusconi mi consegnò una busta con 50mila euro».
Ruby ha dichiarato, inoltre, di aver finto di essere più grande durante i primi incontri, ma che poi si è trovata nella situazione di dover dire la verità e il motivo è così spiegato: «Fino a quel momento, Berlusconi sa che ho 24 anni. La volta successiva, mi ricordo era in marzo, l'autista di Emilio Fede viene a prendermi in via Settala, dove abitavo allora. Torno ad Arcore e là, parlando con le altre ragazze invitate, vengo a sapere che chi stava con lui, con Silvio, poteva avere la casa gratis. Alcune ragazze mi dissero di avere avuto a Milano 2 un appartamento con cinque anni di affitto pagati».
«A Berlusconi avevo detto falsamente di avere ventiquattro anni e di essere egiziana. Quando mi propone di intestarmi quella casa, dovevo dirgli come stavano le cose. Non potevo più mentire. Gli dissi la verità: ero minorenne ed ero senza documenti».
Ma Berlusconi avrebbe risposto: «Dirai a tutti che sei la nipote di Mubarak così potrai giustificare le risorse che ti metterò a disposizione».
Il tempo scorre veloce e, stando così le cose, per i legali del premier sarà una bella sfida riuscire a convincere i giudici dell'innocenza del proprio assistito.

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