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mercoledì 19 gennaio 2011

L'Amministrazione Comunale che si permette il lusso di perdere i finanziamenti per la valorizzazione del territorio: II° lotto di Calatamauro

A sinistra la rocca di Castello Calatamauro
La Sicilia ha un grande patrimonio culturale da cui poter trarre notevoli benefici economici, ma i comuni spendono poco, o quasi nulla, per valorizzarlo.
È la solita litania che trova conferma, in questo caso, nelle casse del Comune di Palermo, che tra le 21 città più grandi d’Italia è risultata ultima per investimenti e spesa pro capite nel campo culturale, sui dati del bilancio 2008.
E' il caso di Contessa Entellina dove l'Amministrazione pur disponendo di finanziamenti, lascia che si perdano perchè non si percepisce la grande valenza di questo tipo di investimento (stiamo riferendoci alla perdita del finanziamento del II° lotto di Calatamauro, di cui Sergio Parrino porta in pieno la responsabilità, prima come assessore ai lavori pubblici e dopo come sindaco).
Se Contessa Entellina, se Palermo, e più diffusamente il Mezzogiorno, dedicano così poca attenzione alla cultura, Torino, Genova e Milano sono un punto di riferimento per l’equilibrio fra spese e investimenti nel settore. In particolare, Genova e Torino sono gli unici Comuni, fra quelli analizzati, che vantano una spesa corrente sotto la media, garantendo però livelli di investimento sopra la media.
Milano si distingue, invece, tra le metropoli per il miglior rapporto fra investimenti e spesa.
Dall'analisi condotta recentemente emerge un’Italia che non vede ancora la cultura come investimento e quindi fonte durevole di sviluppo del territorio.
Come stupirsi se su Santa Maria del Bosco non esiste  alcun abozzo sul da farsi ?

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