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sabato 18 dicembre 2010

E ... torna mons. Tamburino

   La settimana prossima pare debba arrivare a Piana degli Albanesi il "delegato pontificio", quella figura incaricata dal Vaticano per far reggere il passo all'Eparchia (messa in crisi niente di meno che da un sacerdote ordinato da Sotir Ferrara a cui nessuno, prima dell'ordinazione, aveva spiegato che facendosi incardinare in questa Diocesi era tenuto a rispettare e valorizzare il rito greco-bizantino, senza che ciò implicasse in alcun modo svilimento per il rito da lui praticato a Cianciana).
   Il delegato che in mesi di "lavoro" ha semplicemente disastrato qualcuna delle Parrocchie dell'Eparchia che finora erano rimaste attive e dinamiche, come quella dell'Annunziata di Contessa Entellina, prende nome di Mons. Francesco Pio Tamburrino. Viene accreditato come esperto del rito bizantino in Italia solo perchè da sedici anni è pure "delegato pontificio" nell'abazia greca di Grottaferrata. Basta questo dato per intendere quali siano i suoi tempi per "sollevare" una realtà religiosa in "crisi".
   Nessuno infatti in Eparchia, nè fra il clero nè fra i fedeli, ripone in verità un grammo di fiducia su questo delegato,  il quale prima di attuare un piano organizzativo ideato e suggerito da suoi presunti estimatori (di questa convinzione nessuno in eparchia risulta esente) non permette a nessuno di poterlo incontrare per discutere e confrontarsi. Costui è solito dire infatti in questi casi che la Chiesa non è una democrazia. Egli non ha mai saputo, da quel che sembra, che il Nazareno (che parlava con autorità perchè la verità era lui medesimo) ai suoi discepoli lavava i piedi.
  Nulla abbiamo da suggerire a "gerarchi" tanto superbi, che tanto rendono amorevole la Chiesa-Istituzione a chi deve conoscerla solamente dall'esterno.
Da cristiani auguriamo comunque pure a lui "Buon Natale", ma che sia un Natale per lui di riflessione soprattutto sui danni procurati a questa comunità, provocati senza il dovuto preliminare discernimento e senza aver voluto "ascoltare" i rappresentanti delle comunità-grege-pecore.

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