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martedì 5 ottobre 2010

La politica crea nausea fra i cittadini - Il curialismo crea vomito fra i fedeli

Silvio Berlusconi e la bestemmia

Secondo quanto scrivono i giornali in questi giorni l’on.le Fini, Presidente della Camera, avrebbe ceduto a prezzo di svendita un appartamento di Montecarlo, già del partito A.N., ad una società dietro cui si nasconderebbe  il diritto di proprietà del cognato, fratello della attuale ‘compagna’.
Sempre secondo i giornali, Berlusconi, primo ministro della Repubblica, avrebbe sottratto per pochi milioni di vecchie lire la Villa di Arcore ad una ragazzina orfana di padre e di madre, grazie ai servizi del tutore di questa, certo avvocato Cesare Previti, che per combinazione del destino è stato consulente di Berlusconi e ministro della difesa nei governi berlusconiani.
Sempre a leggere i giornali Berlusconi è accusato di gravi reati da cui finora è uscito assolto solo per “prescrizione”; ha corrotto testimoni in giudizio perché rendessero “falsa testimonianza”.
Non finisce qui: il premier è responsabile di atti penalmente rilevanti e moralmente ripugnanti, eppure dal Vaticano, dal mondo cattolico che conta, non è mai venuto un richiamo al ‘Cavaliere’ perché rispetti le leggi, a cui tutti siamo tenuti e soprattutto coloro che ricoprono alte e altissime cariche pubbliche.
A Silvio Berlusconi, dal mondo cattolico che conta, tutto è concesso.
Pensate un po’: c’è un prelato di Curia, che viene accreditato per mente pensante, uomo colto, che ha il compito di intervenire in difesa del premier ogni volta che questi la fa … grossa. Costui è Mons. Fisichella, recentemente “promosso” dal Papa-teologo all’incarico di “rievangelizzatore dell’Europa”. Costui è un tipo rigido, ortodosso: non darebbe mai la comunione a due divorziati che si sono rifatti una ‘coppia’; però l’evangelizzatore del vecchio continente (accreditato per prossimo Cardinale) davanti a Berlusconi diventa di una morbidezza inspiegabile.
1) Quando, durante il rito funebre dell’attore Raimondo Vianello, il premier sotto i riflettori televisivi si accostò alla comunione, Mons. Fisichella si apprestò a spiegare:
“Berlusconi essendosi separato dalla seconda moglie, la signora Veronica, con la quale era sposato civilmente, è tornato ad una situazione, diciamo così, ex ante”, in poche parole, Berlusconi non si trova più in stato di “peccato”. Per il prossimo “Cardinale” non è stato di peccato la frequentazione di minorenni e quant’altro è dato in abbondanza da leggere sui giornali in materia di escort.
2) Se Berlusconi nel raccontare una delle tante volgari e stupide barzellette, magari denigratoria dell’intero universo femminile, la condisce di bestemmia al Creatore, Monsignor Fisichella, l’evangelizzatore dell’Europa, non si scompone per la violazione del secondo Comandamento, ma subito con dovizia teologica spiega: “Bisogna saper contestualizzare le cose … dobbiamo essere capaci di non creare burrasche ogni giorno per strumentalizzare situazioni politiche”, cioè la bestemmia di Berlusconi non è bestemmia.
Berlusconi può tutto !
E' grave che in Vaticano nessuno si sia levato in piedi per dire: “Caro Mons. Fisichella, caro Presidente del Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, vedi che una bestemmia è sempre una bestemmia. Forse prima di iniziare ad evangelizzare, magari imbacuccato di berretta cardinalizia, l’Europa dovresti iniziare ad evangelizzare la tua coscienza cristiana”.
No, non si è levato nessuno in Vaticano a interrogarsi sul prelato “colto” del momento.
La spiegazione ?
Per Berlusconi, in Vaticano, è stata creata la “zona franca” in cambio di …. divieto, valido per tutti gli italiani, al:
-diritto di tutte le madri a non vedersi impiantare un embrione malato,
-autodeterminazione del paziente nel testamento biologico; e ancora altro.
Tutte cose che non si potranno mai fare per il Vaticano, il resto se po’ fà.
E pensiamo un pò cosa potrà accadere se Berlusconi domani dovesse andare al Quirinale e l'uomo 'colto' che attualmente va per la maggiore negli ambienti curiali dovesse varcare il soglio di Pietro.
Sicuramente assisteremmo alla riforma dell'intera Bibbia. Ovviamente solo per il beneficiario della "zona franca".

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