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martedì 26 ottobre 2010

Corleone capitale dei fasci siciliani di Bernardino Verro a RAI 3

di Nicola Graffagnini
Il Sindaco di Corleone Iannazzo invitato a “ Racconti di vita “ di Domenica alle 13,oo di Rai 3, ricorda la figura e la storia di Bernardino Verro e del sindacalista Placido Rizzotto ambedue uccisi dalla mafia.
Parlando degli obiettivi di legalità ed occupazione nel territorio, sostenuti dalla sua Amministrazione, ha fatto rilevare la sostanziale unanimità raggiunta dalle forze politiche anche sul versante degli appalti e del piano regolatore cittadino. Al proposito Iannazzo ha fatto rilevare la positiva esperienza delle Cooperative di Libera che occupa nel territorio almeno 100 giovani, sottratti a sicura emigrazione, che coltivano le terre sequestrate alla mafia, con sacrifici e innovazione, infatti i prodotti di quelle terre hanno gradatamente raggiunto la grande distribuzione, sostenuti dalla rete nazionale di Libera che coordina centinaia di cooperative di Lavoro.
A proposito di Bernardino Verro, non posso non ricordare una “coraggiosa” iniziativa del Preside Governali del Liceo Classico di Corleone che nel 1979, d’intesa con l’istituto Gramsci ha voluto ricordare il periodo storico dei fasci invitando a parlarne gli storici Renda e Casarubbea.
Bernardino Verro
Marcello Cimino de L’ORA inviato speciale, inizia così il suo pezzo: “Presentati dal Preside Governali i due oratori rievocano le pagine dense e drammatiche della storia dei fasci siciliani, storia di quasi novant’anni orsono, seguiti con grande attenzione degli ascoltatori, studenti dei Licei classico e scientifico e i loro professori . …… Non è una lezione obbligatoria ma un libero incontro culturale con gli studenti, gran parte dei quali si intrattiene per seguire il dibattito che poi termina per motivi di orario e non certo per l’interesse suscitato. La prima conclusione è che in una scuola dove si insegna la storia dei Visigoti ….”. occorre anche parlare di quella dei padri e dei nonni contadini e operai in maggior parte, per tante ore si è parlato dunque di materia viva nei ricordi dell’ambiente tanto che il Preside ha avviato l’incontro partendo da queste considerazioni : “C’è stato un tempo in cui Corleone fu chiamata capitale contadina perché vi si stabilirono i primi patti agrari denominati proprio : -Patti di Corleone-….. Gli storici rispondendo ad alcune domande sulla figura di Bernardino Verro, lo hanno definito “uno dei capi contadini più seguito dei fasci e la sua uccisione avvenuta nel 1915, fu un delitto politico e un delitto di mafia che si sbarazzava del leader carismatico che avrebbe continuato a disturbare quegli interessi agrari già minacciati nel 1893-95, il biennio di maggior consenso dei fasci, violentemente recisi dallo -stato di guerra-, deliberato dal Governo Crispi i cui Tribunali militari speciali giudicarono severamente Capi e gregari del Movimento, esteso in tutta la Sicilia e che organizzava almeno 300.000 braccianti e piccoli contadini. Su questo punto ritorneremo con alcune storie particolari.

Placido Rizzotto
Nella stessa puntata sono stati intervistati anche altri Sindaci di territori permeati dalla criminalità organizzata, come il Sindaco di Isola di Capo Rizzuto nel Crotonese in Calabria, eletta dopo 5 anni di lungo commissariamento ed oggetto di attentati incendiari ( specialità della zona ) alle autovetture di famiglia. Secondo il Sindaco l’obiettivo della Sua Amministrazione è quello di restituire “semplicemente l’ordinaria amministrazione” ai cittadini del comune… A seguire sono stati intervistati anche i colleghi di Giunta del compianto Sindaco di Pollica, Angelo Vassallo ex pescatore, assassinato recentemente, anche se tutti gli intervistati hanno ribadito che il Cilento è stato estraneo finora a fenomeni di criminalità. Il Vice Sindaco ha testimoniato la determinazione del Sindaco Vassallo, Presidente del parco del Cilento, di lavorare sull’immateriale, sulle risorse umane ed ambientali della zona, quindi puntare sui giovani per far emergere le loro capacità di scommettere sui progetti innovativi e di sviluppo del territorio, uno degli angoli più belli della costa, che hanno fatto da sfondo al film in programmazione in tutte le sale d’Italia: “Benvenuti al Sud”, in modo da proiettare quelle bellezze ambientali al di là degli angusti confini per mirare ad un turismo qualificato. Vassallo si era speso in prima persona per assicurare una location di eccellenza alla produzione del film ed era molto attento all’inquinamento della costa e del suo mare, tanto che vigilava personalmente ogni mattina sulla funzionalità dei depuratori che assicuravano una balneazione riconosciuta di primo livello dalle guide internazionali.
Nicola Graffagnini

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