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giovedì 23 settembre 2010

In certi palazzi di Piana degli Albanesi il mondo si è fermato

I comportamenti dei due prelati che avrebbero funzioni di pastori anche per i fedeli di Contessa Entellina, ossia il loro silenzio, il loro lasciare intendere che hanno cose importanti cui dedicare il prezioso tempo, il loro non comunicare nulla sulla situazione venutasi a creare da quando la nostra terra, il nostro paesino, ha partorito grazie ad un sacerdote venuto da “lontano” la Teologia delle porte chiuse, lascia sgomenti tutti. Che i politici siciliani facciano gli affari loro ormai non indigna più nessuno, ma che due prelati se ne infischino delle petizioni, delle sottoscrizioni, non ricevano chi chiede di parlare loro, si tratti pure di sindaci etc. è davvero motivo di rabbia. Se poi la rabbia sfocia in forme di protesta inopportune i “prelati” fingono di indignarsi e incolpano tizio o caio che dovrebbero dissociarsi “fermamente”.
Si, dei politici, in particolare degli ascari siciliani, ormai abbiamo idee chiarissime; mai avremmo pensato che anche i “prelati” della gente, di coloro che hanno bisogno di capire, che hanno bisogno di motivazioni e spiegazioni, se ne facessero un baffo. Il sito dell'Eparchia in quanto ad informazioni si è fermato all'aprile 2005. In quel palazzo il mondo ormai non gira più.
Il bello di questi prelati è che osano attribuire ai sacerdoti, ai parroci, ai fedeli le difficoltà in cui versa l’Eparchia. Mai viene loro l’idea di interrogarsi se l’origine di tutti i disastri non vengano da piazzetta ...... (ci sfugge il nome), Piana degli Albanesi.
Indignatevi Monsignori, la colpa attribuiamola per intero a padre Mario e a papas Nicolino !. E’ più facile continuare così a ... sopravvivere.

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