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giovedì 30 settembre 2010

Il significato di "Papa" è identico al titolo con cui ci rivolgiamo ai nostri 'Papas'

Il papa sarà a Palermo il tre ottobre, ma il caos nel traffico cittadino è già iniziato e durerà fino alla partenza del capo della Chiesa Cattolica.
Papa è la denominazione più comune con cui ci si rivolge al Capo della Chiesa Romana, equivale al modo con cui i cattolico-bizantini di Sicilia e Calabria si rivolgono ai loro sacerdoti “Papas”. Papa e Papas non significano altro che “Padre”. Il termine “papa” deriva infatti da greco pàppas, o dal latino papa, padre. Il titolo “papa” è un privilegio esclusivo per riferirsi alla massima autorità cattolica, ma è sopravvenuto in epoca tardiva. Per qualche secolo esso ha designato tutti i Vescovi, quale testimonianza di affettuoso rispetto da parte dei fedeli. Nelle Chiese Orientali, come abbiamo visto, lo si attribuisce ai sacerdoti tutti, ma è detenuto pure in esclusiva, dal patriarca della Chiesa copta d’Egitto, il “papa” Shenuda III.
Solamente dal VI secolo, in Occidente, viene riservato solamente al Vescovo di Roma e poi imposto in esclusiva da Gregorio VII (1073-1085) perché “quod hoc unicum est in mundo”, perché il papa è unico al mondo.

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