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lunedì 9 agosto 2010

E Natale, amico, condivide pure lui ... la lotta che continua evocata nel volantino: Don Mario deve poter organizzare la festa.

Risposta al mio amico Mimmo
Caro Mimmo, sono d'accordo con te quando dici che abbiamo fatto e facciamo tutt'oggi ridere il mondo circostante...ma posso dirti che la colpa di questo non può essere mai imputata a una parte, ma alle due comunità!
Ricorderai, visto che il 1 agosto 2009 eri presente davanti la Chiesa Maria SS. della Favara, che è stato chiamato il maresciallo dei carabinieri per convincere (non poteva obbligarlo) Don Mario ad aprire il portone della chiesa. So' che quando il maresciallo ha sentito le richieste di don Mario, gli è sembrato naturale il fatto che anche lui, come parroco della chiesa dedicata alla Madonna, potesse essere coopresidente del comitato dei festeggiamenti e potere anche lui gestire le sue funzioni religiose: QUELLO CHE LA COMUNITA' LATINA CHIEDEVA E CHIEDE ANCORA. Il maresciallo nominato da poco forse non conosceva la nostra usanza. A questo punto, c'è stata la negazione assoluta da parte di Papas Nicola ad accogliere queste richieste; richieste che già molto tempo prima erano state sottoposte alla sua attenzione e di quella del vescovo Sotir. Don Mario, nonostante tutto, dimostrando senso di responsabilità e umiltà, ha accordato l'apertura del portone. Nel momento in cui il portone della chiesa è stato aperto, questo mi è stato riferito e tu lo puoi testimoniare visto che eri presente (se non dobbiamo essere ipocriti), quel popolo che chiedeva di entrare per pregare e lodare la Madonna si è trasformato in una folla inferocita, aizzandosi contro Don Mario ed altri parrocchiani presenti, senza dare la possibilità al parroco e al maresciallo di parlare, cosicché quest'ultimo ha dovuto fare uscire la folla (non possiamo parlare di fedeli) dalla chiesa, chiudendola e ricordando loro che quello era un luogo sacro.
Tu e la professoressa Guzzardo avete ragione a dire che in paese siamo in molti i deficienti e gli ignoranti ma per fortuna abbiamo voi ed altri come voi che ci potete aiutare...ed io vorrei avere chiarita una cosa da voi intellettuali...Da quello che mi ricordo...ma questo tempo è ancora poco, quindi, da quello che mi raccontano le persone anziane del paese e da quello che si legge sui libri, nel periodo in cui si avvicinavano le festività della Madonna della Favara in paese ritornavano le discordie, con fedeli dei due riti, relative alle attività connesse. Discordie che portavano spesso le due parti anche alle mani. Quindi, presumo che queste discordie e malcontenti siano nati con l'istituzione della festa. OGGI CHE POSSIAMO VANTARCI DI ESSERE UN PO' PIU' ISTRUITI, e soprattutto avendo voi intellettuali, vi chiedo allora il perché bisogna continuare a organizzare una festa che invece di unire e portare gioia e allegria nel paese, porta discordie...Dov'è il punto che non permette le due comunità di gioire di questo momento?
La comunità latina l'ha sempre saputo: dobbiamo dare ai due parroci la pari responsabilità nell'organizzare la festa e senza nessun bisogno di dire al parroco latino di mettersi in ferie dal 1 all'8 settembre, perché sai che umili il parroco e gli togli la dignità.
(E' come se uno fosse chiamato a svolgere una mansione lavorativa, ma il lavoro per cui viene retribuito non viene da lui svolto, perché il dirigente lo fa svolgere ad un altro.) Un parroco di una parrocchia non può essere tale per 357 giorni all'anno e non esserlo nei restanti giorni in cui viene festeggiata la titolare della chiesa! O sbaglio? Forse chiediamo qualcosa di strano e di bizzarro? Nel sentire voi sapienti, Don Mario vuole mettere le mani nei soldi della festa, ma vi posso assicurare che non è affatto nel suo intento avere la gestione dei soldi e infatti questo sarà il compito di chi ha molta più dimestichezza.
Vedi caro Mimmo, questa non è sete di potere o voglia di avere una parte di prestigio nei festeggiamenti ma è semplicemente voglia di essere parte attiva in una comunità, dimostrando al mondo circostante che, nella diversità dei riti, a Contessa c'è l'unione dei cattolici.
Per quanto concerne la questione delle tradizioni che si vogliono togliere, di Don Mario che vuol far scomparire la lingua albanese e di tante altre idiozie, sono certo che, in questi anni, queste dicerie sono state deformate e alimentate solo per creare tensione e per mettere contro Don Mario quella massa di deficienti e ignoranti di cui si parlava poc'anzi. Mimmo, sai che io sono un idealista, un romantico e una persona molto ingenua, perché credo nelle persone e in quello che mi dicono. Quello che non sopporto è proprio l'arroganza e, ahimè, posso assicurarti che ne vedo molta di più nelle persone che non permettono ad altre a partecipare attivamente in una festa che in chi ha fatto sempre richiesta di parteciparvi.
Ti lascio con una domanda: vorrei sapere da te e da coloro che leggono Il Contessioto e gli amici di facebook se c'è la possibilità di fare incontrare i nostri sacerdoti per cercare di raggiungere un accordo, affinché si possa, finalmente, aprire un capitolo nuovo nel nostro paese, di pace e serenità, e impiegare il nostro tempo a cose molto più utili e serie.
Un abbraccio
Natale Montaleone

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