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martedì 3 agosto 2010

Commento sul volantino anonimo posato sui tavoli della Chiesa della Madonna della Favara per i fedeli che vi si recano per la Paraclisis

Per la più adeguata documentazione dei fatti che accadono a Contessa Entellina abbiamo pubblicato sul blog il volantino fatto girare ieri pomeriggio fra le centinaia e centinaia di fedeli che si sono recati nella Chiesa della Madonna della Favara al seguito di Papas Nicola Cuccia da parte di anonime persone che hanno usato la sigla abusiva di “I latini di Contessa Entellina”.
Abusiva in quanto nessuno può parlare a nome dei ‘latini’ come nessuno può parlare a nome degli ‘Italiani’, tranne s'intende Giorgio Napolitano, come nessuno può parlare a nome di collettività che non dispongono di organismi rappresentativi. Già abbiamo pubblicato su questo blog vasti attestati di persone ‘latine’ che hanno manifestato pubblicamente solidarietà a Papas Nicola Cuccia; per tutti valgano in questa sede i nomi delle professoresse Mimma Guzzardo ed Anna Fucarino.
Il volantino pertanto è un volantino anonimo ed abusivo, lasciato sui tavolini che stanno all'ingresso della Chiesa della Madonna della Favara da scippatori di una denominazione che peraltro ha significato importante.
Per quanto riguarda il contenuto del "documento anonimo", le possibili osservazioni sono infinite. Ci limitiamo ad alcune.
1) Il volantino vorrebbe lasciare intendere che esso non sia né scritto, né ispirato, da Padre Mario Bellanca. Accogliendo per vera questa ipotesi, coloro che ne sono i materiali estensori hanno reso un cattivo servizio a Padre Mario: distribuire all’interno della Chiesa volantini che parlano della “Lotta che continua …” è responsabilità del Parroco, o di chi ancora oggi ha la responsabilità di quella Chiesa.
2) I bizantini che vanno a cantare la “Paraclisis” nella chiesa, secondo il volantino, esercitano prepotenza. Queste sono affermazioni da Talebani afgani o se si vuole affermazioni di ‘umani’ che probabilmente sulle terre d’Occidente sono vissuti 8 o 9 secoli fa. Andare in una Chiesa per pregare è atto di prepotenza ?
3) Sostenere che alcuni non si sentono parte attiva nelle manifestazioni religiose del paese significa nient’altro che intelletto corto. Le manifestazioni religiose a cui si fa riferimento, probabilmente, sono quelle bizantine e per potersi sentire parte attiva non bisogna fare altro che capirne il senso, assaporarne il gusto ed infine dissetarsi di ciò che riesce a venirne fuori con lo Spirito. Se non si fa lo sforzo di “capire” il tesoro spirituale della tradizione bizantina, è chiaro che non ci si può sentire parte attiva. Se uno che non conosce l'inglese, e peggio non lo vuole studiare, va a Londra è evidente che non riuscirà a sentirsi parte integrante della realtà colà esistente.
Questo sentirsi estraneo alle feste locali dipende da chi non ha capito e non -di certo- da chi ha avuto la ‘fortuna’, altri direbbero la ‘grazia’, di scoprire la spiritualità di cui il modo bizantino è portatore (anche attraverso la Paraclisis).
4) Il volantino dice che non è intenzione di nessuno voler abolire le “tradizioni”, subito dopo afferma che esistono dei parroci ‘padroni’.
Se non si vogliono abolire le “tradizioni”, come dice il documento, -di cui la Paraclisis è una manifestazione- è chiaro che servono dei sacerdoti che ne conoscano i testi, lo spirito e tutto il resto.
Papas Nicola abbiamo la sensazione che non esercita il dominio di ‘padrone’ nemmeno a casa sua, dove probabilmente è la moglie a governare il tutto e siamo invece certissimi che non fa il ‘padrone’ nemmeno nella Chiesa della Madonna della Favara. Egli è sacerdote bizantino e guida in questa veste il canto della Paraclisis. Riteniamo che se padre Mario facesse uno sforzo, piuttosto piccolo, di imparare il rito contenuto nella Paraclisis potrebbe pure lui guidarne la preghiera (egli direbbe: fare il padrone). Egli questo sforzo per padroneggiare questa celebrazione non lo fa, nè ha mai immaginato di doverlo fare stando ai precedenti, e pertanto Papas Nicola appare come colui che da solo guida questa “tradizionale” preghiera. E’ colpa di Papas Nicola o di chi non conosce, né vuole conoscere (nel senso anche di imparare) questa tradizionale preghiera ?.
E poi ci interroghiamo: Chi prega, in qualsiasi chiesa, diventa padrone ? Con tutti gli sforzi mentali che tentiamo di fare non ce la facciamo a capire la connessione, la logica.
5) Il volantino asserisce che la “Teologia delle porte chiuse” è stata strumentalizzata e che essa era una forma estrema di voler evidenziare che i greci hanno “carte false”. C’è da restare a bocca aperta !
La porta della chiesa è stata chiusa, tenuta chiusa, per quindici giorni su iniziativa di padre Mario Bellanca lo scorso anno. L’avere affermato questa verità, questo fatto, questa realtà della situazione venutasi a creare da parte degli abitanti del paese, da parte dei giornali, delle televisioni, significa avere strumentalizzato ?
Ma gli autori di questo volantino “ignorante” avrebbero voluto per caso che nessuno ne parlasse, che nessuno sollevasse osservazioni, che nessuno vedesse ?
Siamo alle solite !
Siamo alla visione delle cose SOTTOSOPRA. Secondo gli estensori del manifesto anonimo non è da condannare chi commette azioni ‘sconnesse’ e disdicevoli; secondo costoro deve essere condannato, criticato, chi quei fatti ‘strani’ li racconta, li commenta e li porta a conoscenza. Padre Mario chiude il portone in faccia ai fedeli e secondo costoro è un "santo" e, per esempio, Mimmo Clesi che lo dice in giro sui giornali ed in televisione è il "cattivo", perchè non fa, come si dice da noi, l'uomo di "panza".
Roba da incivili; appunto !!
Se gli autori del volantino non vogliono essere “narrati” o come dicono loro “strumentalizzati” si comportino da persone corrette, o come sarebbe il caso di dire in questa vicenda: si comportino da veri cristiani.
Quanto ai documenti “falsi” non sappiamo a cosa si riferiscano. In genere a Contessa Entellina finora si è parlato di “tradizioni” che implicitamente non esigono documenti, né veri né falsi. Forse all’avvocato di Padre Mario servono documenti veri per sviluppare una sua tesi ? se così è, questo non interessa nessuno di noi che abbiamo un unico interesse: conservare l'identità di sempre del nostro paese. Chi non si riconosce in esso sappia che Cianciana non è poi così lontana. E diciamo ciò con rispetto e apprezzamento per le tradizioni di Cianciana, che sappiamo essere un paese orgogliosamente di tradizioni amate dalla gente del luogo.
6) Divieti di celebrare messe ? ma figuriamoci ! si celebrino tutte le messe che si vogliono, purchè, come riteniamo ovvio, non interferiscano con le celebrazioni e/o i riti, o le processioni, che altri da secoli svolgono. Niente processioni concomitanti col canto del Lazzaro, per intenderci.
7) Il volantino riporta frasi ad effetto di tipo politico, del tipo ‘non esiste pace senza giustizia’, espressione che il presidente Pertini indirizzò anno dopo anno negli auguri di fine anno durante il suo settennato. Ma egli si riferiva alla giustizia sociale, al nucleo dell’idea socialista;
Pure Giovanni Paolo II usò questa espressione in un contesto con cui auspicava ‘giustizia sociale’ per i paesi del terzo mondo dove divampano ancor oggi guerre tribali e rapporti commerciali con i paesi ricchi diseguali. Nessuno ci risulta, finora, ha mai usato simili espressioni per denunciare il divieto di entrare in chiesa a gruppi di persone (bizantine, caldee etc.) per pregare.
8) Il fatto che quest’anno il portone sia aperto non è segno di debolezza, questa è un’altra asserzione del volantino. Qui siamo alla emergenza ! Questa gente non sa che i portoni delle Chiese devono sempre restare aperti. Essi lasciano intendere che si è forti quando i portoni sono chiusi e si è deboli quando i portoni sono aperti. L’avere aperto, ci fanno sapere, non significa debolezza …. …. . E' nostra convinzione che serve sicuramente una guida spirituale da quelle parti.

9) Lotta Continua ! preannunciano (parafrasando Mario Capanna sessantottino), fino a quando non saranno riconosciuti i diritti dei fedeli, che a loro dire spettano loro.
Ratzingher stia attendo ! si metta in testa che deve emanare uno “Statuto dei Fedeli”. Lo abbiamo scritto su questo blog qualche giorno fa: nella Chiesa attualmente i diritti ed i doveri esistono solo per l’alto clero (porpore), in misura ridotta per il basso clero e … al livello zero per i fedeli. Gli autori del volantino pare vogliano mettersi alla testa di un movimento universale che si batta per … i diritti dei fedeli nella Chiesa. Vogliono la democrazia.
Diciamo loro, alla luce di come stanno le cose all'interno della Chiesa: Buon Viaggio e fateci sapere !
7) Il volantino lascia intendere che c’è qualcuno che vorrebbe trasformare la Chiesa della Madonna della Favara in santuario. Al livello personale riteniamo che santuario lo sia in via di fatto e non servirebbe gran chè il doverlo sancire formalmente. Però se dovesse continuare a fungere da luogo usato da chi ha bisogno di sfogare passioni incivili contro altri credenti che hanno il torto di usare riti e liturgie differenti … potrebbe essere un’idea.
11) Continua il volantino: Non esiste tradizione … dei bizantini a svolgere preghiere e riti nella loro chiesa; esiste solo la insofferenza e la lotta dei latini contro la secolare imposizione dei ‘greci’.
A parte l’uso inappropriato della parola “imposizione” in presenza di gente che con maggiore o minore religiosità si reca in una chiesa col fine di pregare, ricordiamo che il termine tradizione significa: trasmissione nel tempo, all'interno di una comunità, della memoria di eventi, di usanze, di ritualità e di costumi. Ma pare sia un concetto difficile da far passare fra gli estensori del volantino.
12) La festa dell’8 settembre venga fatta assieme (dice il volantino), si presume voglia significare da greci e latini.
Giustissima affermazione ! sappiamo che così avviene ormai da moltissimi anni, da parecchi decenni. Va ovviamente tenuto presente che la festa, come tutti i riti (Paraclisis, Pasqua etc.) previsti dalla tradizione locale avviene nel solco della storia locale e non può che essere ammantata dall’evidenza del rito bizantino. Questa è la nostra storia, piaccia o non piaccia. Chi accetta Contessa Entellina con tutta la sua storia, buona o cattiva, non può che essere ben venuto. Chi vorrebbe scomporre identità, tradizioni, modo di esseri, consolidati nei secoli, mostra soltanto di essere uno che oltre ad essere irreligioso non ama la cultura, anche quando usa parole grosse del politichese: ‘pari dignità’ e roba analoga.
Il senso di quanto da noi detto lo possiamo racchiudere in questa espressione: Don Mario Bellanca di Cianciana impari ad amare le nostre tradizioni, si faccia pure lui cultore del modo bizantino e nello stesso tempo, come è giusto, del modo latino, ed Egli potrà -in estrema ipotesi- anche da solo fare quanto Papas Nicolino tenta di fare per salvare il nostro modo di essere. Salvare l’identità locale, anche religiosa, non deve essere, sostanzialmente, prerogativa solo di Papas Nicola.
Ma come non rilevare che Padre Mario finora si è conquistato gli onori della scena solamente con la “Teologia delle porte chiuse”, ossimoro della verità cristiana ?
13) Per farla breve concludiamo che il volantino prosegue evidenziando che in quest’ultimo anno gli anonimi autori del volantino avrebbero subito umiliazioni, attacchi e molto altro senza riuscire a dialogare e discutere con coloro che avevano da loro subito gli effetti della Teologia delle porte chiuse. In altre parole ci fanno sapere che il portone della Chiesa della Madonna della Favara è stato chiuso in faccia ai fedeli bizantini perchè gli estensori del "documento" cercavano collaborazione, dialogo e ... così via proprio con loro, con i bizantini.
Che modi strani !!
14) Da questo punto in poi siamo ancora una volta al linguaggio politichese. Gli autori del volantino vogliono negoziare, discutere, aggiornare la “tradizione”. Da “tradizione” la vogliono trasformare in un bellissimo e modernissimo protocollo di accordo che usi linguaggio moderno, espressioni e stile da terzo millennio. Gli autori del volantino lasciano intendere che ci si può avvalere, nell'estensione del protocollo di accordo dell’avvocato di padre Mario che ha una prosa ineccepibile. Per questa via Padre Mario potrà evitare di entrare nell’astruso modo bizantino e non avrà alcuna esigenza di imparare e capire la Paraclisis. A questa età, seppure giovane, padre Bellanca non può studiare, leggere libri di cui nell’infanzia ciancianese ne ignorava l’esistenza. Ma senza questi passaggi .... come potrà collaborare ?  ... C'è da chiedersi cosa si intende in ambito rituale, liturgico, collaborare .... dopo aver dialogato e negoziato e avere raggiunto compromessi ? Di fronte a questa logica non esitiamo a riconoscerci davvero ignoranti.
La Paraclisis, siamo in condizione di affermarlo seriamente, viene elevata altrove anche da sacerdoti di rito romano, in chiese latine, che non si dissetano mai dello Spirito che è in loro. Lo fanno senza avere negoziato con nessun Papas Nicola di turno.

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