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lunedì 12 luglio 2010

A Settembre potremo ammirare lo splendore del costume arbërëshe, originale di Contessa Entellina

Il costume delle donne italo-albanesi generalmente viene indossato, in tutte le realtà arbërëshe dell'Italia Meridionale, in occasione delle feste patronali o in altre circostanze tradizionali (Pasqua, feste nuziali etc.).
A Contessa Entellina da parecchi decenni, verosimilmente dalla fine dell'Ottocento, l'uso del tipico costume locale è caduto in disuso. E' proprio per questa ragione che il grandioso  lavoro durato più decenni portato avanti da Giuseppina Cuccia, Tomasina Guarino e, più recentemente, da Anna Fucarino, per recuperare  il profilo e lo sfarzo dell'originale costume locale merita il dovuto apprezzamento e l'ammirazione di tutti coloro a cui sta a cuore la vicenda storica del nostro paese.
Rinvenire la documentazione basilare non è stato per nulla facile; alle difficoltà e all'oblio secolare le nostre amiche hanno potuto ovviare con la loro innegabile passione e la ricerca applicata che le ha portate a consultare atti notarili, disegni e lavorazioni di sartoria dei secoli passati, conservate in alcune case del paese.
Negli anni passati gli esemplari semplificati e simbolici dell'originale costume contessioto li abbiamo visti indossati, grazie appunto a loro, dalle ragazze che frequentano la parrocchia di Contessa Entellina, dalle alunne ed alunni dell'Istituto Comprensivo "Francesco Di Martino", e sulle brochures della Pro Loco. Questi capi sono parecchio differenti dal costume contessioto, quello indossato con maestosità dalle donne del luogo, specialmente sul finire del '600 e nel corso del '700.
Ed era ovvio che il lungo lavoro di ricerca di Tomasina, Giuseppina ed Anna non poteva esaurirsi con quelle versioni semplificate da noi finora apprezzate.
Sappiamo infatti che nella prima settimana di settembre in un contesto di opportuna solennità e di gradevole ambiente culturale sarà presentato finalmente l'originale costume arbërëshe delle nostre antenate contessiote.
Una sartoria specializzata di Palermo sta infatti completando la lavorazione di dieci esemplari, frutto degli studi delle nostre amiche.
Al momento opportuno vi daremo conto della manifestazione culturale di presentazione.

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