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martedì 6 luglio 2010

Precari: Domani la manovra andrà in Aula (al Senato), ma la formulazione non garantisce i 23.000 precari siciliani

riprendiamo da sito gds e pubblichiamo
PALERMO. "Mi giunge notizia che, nonostante le assicurazioni del Governo, nella commissione Bilancio del Senato sarebbe scomparso l'emendamento che consente la continuità lavorativa ai 22.500 lavoratori precari degli enti locali siciliani". Lo dice il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, che aggiunge: "Non si tratta di violare il patto di stabilità, né di chiedere un euro al Governo, ma, semplicemente, di scongiurare che 22.500 persone, che lavorano, chi da 20 anni chi da almeno 10, siano condannati alla disperazione. So di qualche senatore siciliano, a Palazzo Madama. Non finga di non accorgersene. Credo serva una mobilitazione di tutti, dal Governo regionale, all'Assemblea, ai sindaci, ai dipendenti degli enti locali perché, insieme, a Roma, si facciano valere le nostre sacrosante ragioni".
Il capogruppo Mpa all'Assemblea regionale siciliana, Francesco Musotto, sostiene che "quello che si sta consumando a Roma in queste ore sulla pelle dei precari siciliani è un blitz inaccettabile. Sta andando in scena, anzi si avvia all'epilogo, il dramma della disoccupazione, nel silenzio più totale. Così come è stato presentato, l'emendamento alla Manovra al Senato che andrà in discussione domani non è un emendamento salva precari, ma ammazza precari, in quanto lo blinda e lo rende inapplicabile nel futuro". "La questione precari - aggiunge - non è un problema del governo regionale, ma di tutti i deputati siciliani, e dell'Isola tutta, che così si avvia al collasso sociale. Lanciamo un appello accorato, trasversale, perché si ritrovino le ragioni del buon senso, si riscriva il testo e si diano certezze a tutte quelle migliaia di persone la cui dignità esistenziale è legata ad un esilissimo filo che sta per spezzarsi".
“Non può esserci solo una soluzione di facciata per i 22 mila precari degli Enti locali siciliani, per i quali si preannuncia un mancato rinnovo contrattuale con il conseguente rischio di una paralisi delle pubbliche amministrazioni. E’ assolutamente indispensabile che il Parlamento consenta la deroga al vincolo del 40 per cento per le spese del personale in servizio negli enti locali, che di fatto impedisce il rinnovo del contratto”, dice il presidente del gruppo parlamentare Pd all’Ars, Antonello Cracolici.



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