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domenica 25 luglio 2010

L'opera di Mons. Tamburrino per la rinascita dell'Eparchia.

riceviamo e volentieri pubblichiamo
In questi giorni l'Arcivescovo Metropolita di Foggia Mons. Francesco Pio Tamburrino si trova a Piana degli Albanesi per mettere in atto il suo mandato di Delegato Apostolico dell'Eparchia di Piana degli Albanesi.
L'Arcivescovo è stato accolto da un clima torrido, il caldo infatti ha raggiunto ultimamente livelli eclatanti sia ecclesiologicamente che metereologicamente. Chissà se il Palazzo Vescovile di Piana è stato luogo di refrigerio per Mons. Delegato....
Certamente si è reso conto di persona dello stato in cui si trova la Diocesi. Molte voci di corridoio si sono susseguite su trasferimenti, convocazioni, ed addirittura di gran rifiuti....Tutto è coperto, finalmente, da gran riserbo. A breve però, questo gran riserbo sarà sciolto dai documenti ufficiali emanati dalla Curia di Piana ed allora non assisteremo più, finalmente, ad impugnazioni da parte di avvocati o di rifiuti. Questo triste teatrino non si ripeterà più perchè le nomine dovranno essere firmate dal Delegato Apostolico, che agisce in nome e per conto del Papa, Vescovo di Roma, Capo del Collegio Apostolico, Sommo Pontefice della Chiesa Cattolica e suo Supremo Legislatore. Roma locuta, causa finita, e soprattutto Prima Sedes a nemine iudicatur.
Come dicevamo prima, si paventano trasferimenti di parroci. Era ora, possiamo dire. Ma chissà se questo atto amministrativo porterà frutti. L'intento del trasferimento è buono, ma a questo deve seguire un concreto rinnovamento personale dei parroci e delle comunità a loro affidate. Le parrocchie dell'Eparchia sono chiamate ad una rinascita da un Vescovo Latino, che non fa eccezioni né per l'un che per l'altro rito. Preferiamo scrivere Rinascita, con la maiuscola, perchè questo deve fare la comunità Eparchiale. Rrilindja e Eparkis. Rinascita rinascimento, in tutti i sensi. E l'Eparchia necessita, e per tantissimo tempo ne è stata orfana, di un Padre, di un leader, di una figura carismatica, che faccia sentire il profumo e la bellezza di essere cristiani e membri di questa famiglia eparchiale. Di un Elemento di unità, di un maestro, di un tu capace di comprendere, conoscere ed ascoltare quel tu che solo un sorriso dell'altro tu può far sentire considerato, amato, cercato, stimato.
Ben vengano i trasferimenti, se questi implicano la rinascita dell'Eparchia, il credere che nonostante un recente passato poco felice, c'è un futuro. Ben venga il Delegato a farci scoprire l'amore verso questa Nostra parte di Noi Stessi Arberersh. Non si tratta di Spirito Santo dei Prelati, non esiste. Si tratta dello Spirito Santo, che deve e può rinvigorire la fiamma della vita spirituale dell'Eparchia, delle Parrocchie, dei singoli fedeli.
Questo non è più tempo di guerre anacronistiche, ma è tempo di rimboccarsi le mani nella preghiera e nell'azione. Gli Eparchi passano e passeranno, ma la Chiesa e quindi anche la nostra Eparchia rimane. Non sono i singoli vescovi o presbiteri ad essere indispensabili alla Chiesa, ma è la Chiesa che è a loro indispensabile. E nell'Eparchia si ha la manifestazione dello Spirito Santo, per l'Eparchia si deve pregare lo Spirito Santo e nello Spirito Santo, altro che le bestemmie pubblicate poco innanzi.
Bisogna crederci, ed amare. Coraggio, Risvegliati Eparchia di Piana, il tuo inferno sta per passare e fra poco sarà di nuovo Pasqua per Te. Risurrezione..Rinascita

Laicus non vagus

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