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martedì 11 maggio 2010

Giovanni Lala, Vito Lala ed Enzo Monteleone fanno un gruppo consiliare per seguire il sindaco Sergio nel suo peregrinare da una "cantunera" all'altra. E' il gioco di chi ha le idee chiare sulla vita civile odierna.

E' proprio vero ! Il movimento progressista (il socialismo) si è affermato nei decenni passati sulla convinzione che l'avvenire (il sol dell'avvenire) sarebbe stato sempre più radioso. In pratica sulla convinzione filosofica del Positivismo secondo cui la società sarebbe -sempre e comunque- migliorata grazie alla Scienza per raggiungere mete soddisfacenti per ciascun uomo.
Da qualche tempo notiamo una corsa all'indietro. Stavamo discretamente ieri e oggi non sentiamo parlare di altro che di recessione, crisi, svalutazioni, disoccupazioni, ruberie a non finire (soprattutto nei piani alti della politica). Cose peraltro esistite in ogni tempo ed in ogni latitudine.
La crisi dell'idea stupenda di una società migliore (quella del socialismo democratico) effettivamente viene adesso soppiantata -giorno dietro giorno- da un individualismo, un egoismo senza limiti. Da una corsa individuale a chi può 'arruffonare' di più ai danni dell'altro.
Fino qui abbiamo parlato dei cicli della Storia sociali, civile e collettiva.

Vediamo un pò come i nostri amici Calogero e Nenè ci descrivono il regresso odierno dell'uomo che una volta preferiva morire piuttosto che tradire i suoi amici. Dell'uomo che, nella nostra Contessa Entellina, avrebbe perso l'onore se avesse tradito la parola data (quella che i nostri antenati arbërëshe chiamavano besa). 

Calogero: Hai visto come il nostro sindaco, questo giovane, abbia messo nel sacco tutti i suoi sostenitori elettorali?
Nenè: Si, si, è un giovane in gamba! Si è sbarazzato di tutti i 'candarani' del suo partito, dei vecchi sindaci Nino Lala, Beppe Musacchia, e gli altri saccenti che volevano insegnargli il mestiere di sindaco.
Calogero: Veramente non si è sbarazzato di questi vecchi sindaci 'ingombranti'; ha lasciato la vecchia casa ormai ridotta in rottami nonostante l'apporto ricostituente di Messina, colui che a secondo degli interlocutori che si trova davanti ha il grande vantaggio di poter dire di essere stato Ds ai progressisti ovvero Udc ai conservatori. E' quel tipo che in politica si innamora, in primavera, guardando negli occhi il Sergio di passaggio.
Nenè: La puoi mettere come vuoi, ma il nostro sindaco va ammirato per il gioco intelligente che ha fatto: si è accorto di avere raccimolato appena appena il 37% dei consensi ed ha, pertanto, puntato dritto dritto verso alcun consiglieri dell'opposizione in modo da raggiiungere il 72% dei consensi (37 + 35). Si è trattato di una ispirazione che solo i geni hanno. Non è colpa sua se nel tragitto, durante la manovra, ha perso il 37% senza nemmeno guadagnare il 35%. E' stata la sfortuna a perseguitarlo.
Ma resta la genialità dell'idea. Ora comunque è dedito a coltivare l'orticello del 10% dei consensi cittadini rimastigli, che sono il frutto di due consiglieri 'fedelissimi' (Enzo Monteleone e Giovanni Lala) e di un neo acquisto (Vito Lala). Inoltre può contare, grazie alla pensionicina (indennità di carica) che può dare mese dietro mese, sul voto in Consiglio Comunale di qualche parente e/o amico dei pensionati.
Resta comunque la genialità del nostro sindaco. Egli si muove in vista di grandi ideali e grandi progetti ! Era un idealista Pd nel Pd ed è un pensatore in grande Pdl nel Pdl.
Figurati in due anni è riuscito a organizzare tre o quattro mangiate di 'vastedda' e ha sbloccato il progetto della palestra che era rimasto inceppato per anni a causa di quell'incompetente dell'assessore ai lavori pubblici Sergio Parrino.
E' bravo il nostro sindaco Sergio Parrino, lo dice pure il Giornale di Sicilia, grazie ai tanti euro deliberati dall'Unione del Corleonese in favore di un addetto stampa che ha il compito di incensare.
E' bravo! Ha le idee chiare: usare i "candarani" per poi buttarli.
E' moderno il nostro sindaco. 

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