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lunedì 31 maggio 2010

Manovra fiscale: lacrime e sangue per i 'precari', privileggi a chi li ha sempre avuti

Nei giorni precedenti il varo della "manovra economica" del duo Berlusconi-Tremonti, col fine di farla meglio digerire ai soliti noti (cioè a chi ha fatto sempre il proprio dovere col fisco) veniva detto: i politici daranno l'esempio, saranno i primi a pagare.
A) Ai ministri ed ai sottosegretari, ci veniva detto, sarà  ridotto lo stipendio (indennità) del 10%. Non è vero niente, perchè il taglio riguarda i membri del governo che non sono parlamentari, ossia solo uno (Galan); Fra qualche tempo Schifani e Fini tenteranno di farsi dare degli oboli dai parlamentari.
B) I politici daranno l'esempio, ci veniva detto. Non è vero niente: due giorni fà il figliolo del premier (Berlusconi) da papa Paperone ha avuto un giocattolo in regalo, uno yoth di lusso  di 37 metri da 18 milioni di euro!
Il giovanotto in questi tempi di crisi sta provando sacrifici, lacrime e sangue.
C) Ci veniva detto i costi della politica saranno tagliati del 50%. Ai partiti saranno tagliati i rimborsi spese elettorali del 50%. Non è vero niente. Si tenterà di ridurre il contributo (che supera del 60% il costo sostenuto per le campagne elettorali) di solamente il 10%.
D) Le auto blu dovevano sparire dalla circolazione. L'elenco delle deroghe è così lungo che vedremo più auto blu in circolazione.
E) Le regioni avrebbero subito tagli tali da indurli a rimettere in ordine i loro conti e a cancellare i privileggi.
Infatti sappiamo di un assessore regionale della Giunta Lombardo(chissà perchè definito "progressista" e "di sinistra") che a 47 anni è in pensione (a carico della regione) con 7.000,oo euro mensili. E non è l'unico.
Sappiamo di 15 parlamentari nazionali ed europei che essendo stati nel passato deputati regionali, taluni cinquantenni appena, percepiscono la pensioncina regionale misera di €. 10.000,oo mensile (media) ed inoltre l'indennità di parlamentare nazionale o europea (la cui cifra è di importo così elevata che nemmeno le grandi potenze economiche mondiali: USA, Giappone, Germania, la corrispondeno ai propri parlamentari). Nell'elenco di questi fortunati 15 parlamentari troviamo deputati sia di destra che di sinistra.
Lacrime e sangue per i soliti, privileggi pure ai soliti.
Nè destra nè sinistra denunciano l'assenza di "equità" nell'Italia del 2010.
Chi si fida di questi politici ?

Il concerto di PAUL FERRARA è aperto liberamente al pubblico, ma è finanziato dal Comune di Contessa Entellina. L'Associazione RITMO DELLA VITA si sta adoperando per la buona riuscita della Manifestazione dell'1 giugno p.v.

Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Caro staff il contessioto,

dopo aver ricevuto qualche telefonata di "richiamo" vi chiedo gentilmente di modificare il post in maniera tale da renderlo veritiero a come stanno andando le cose. Allora il concerto è richiesto e finanziato dal Comune di Contessa Entellina e l'Associazione Ritmo della Vita sta collaborando per la realizzazione. Penso sia corretto dire anche che diverse persone e imprese di Contessa Entellina stanno dando un prezioso supporto collaborando per la buona organizzazione e per il buon andamento di questo concerto:
1. Ristoro Calatamauro
2. Edil massetti
3. Antonio Tumminello
4. Pasquale Lala
5. Sciambra Giuseppe
6. Bonura Michele
7. Macelleria Proietto (Borsellino)
8. F.lli Benanti
L'Associazione come forma di gratitudine sta facendo una copiosa pubblicità su Radio Antenna Bisacquino 10 volte al giorno e(e in altre possibili ed eventuali maniere) per ringraziare la loro gentilezza.
Vi chiedo di informare tutti al più presto.
Il Presidente
Nino Lala

domenica 30 maggio 2010

La denuncia nel rapporto annuale dell'Istat. Si chiamano Neet, hanno tra i 15 e i 29 anni, non lavorano e non studiano, ma molti di loro sono almeno diplomati

dal sito gds riprendiamo quanto segue:
 Nel Mezzogiorno si trovano oltre un milione di giovani che non lavorano e non studiano ma non è detto che siano culturalmente arretramenti. Anzi in molti casi si tratta di laureati o diplomati.
Si chiamano Neet (Non in education, employment or training) e nel nostro paese sono oltre 2 milioni, primato europeo.
Hanno un'età fra i 15 e 29 anni (il 21,2% di questa fascia di età), per lo più maschi, e sono a rischio esclusione. Lo denuncia l'Istat nel rapporto annuale presentato oggi. Questi giovani sono coinvolti nell'area dell'inattività (65,8%).
Il numero dei giovani Neet è molto cresciuto nel 2009, a causa della crisi economica: 126 mila in più, concentrati al nord (+85 mila) e al centro (+27 mila). Tuttavia il maggior numero, oltre un milione, si trova nel Mezzogiorno. Fra i Neet si trovano anche laureati (21% della classe di età) e diplomati (20,2%). E' un fenomeno in crescita; nel 2007 (dati Ocse), l'Italia già registrava il 10,2% di Neet contro il 5,8% dell'Ue).
Chi sono i giovani Neet? Sono coloro che perdono il lavoro e quanto più dura questo stato di inattività tanto più hanno difficoltà a rientrare nel mondo del lavoro. Tra il primo trimestre del 2008 e lo stesso periodo del 2009 la probabilità di rimanere nella condizione di Neet è stata del 73,3% (l'anno precedente era il 68,6%), con valori più elevati per i maschi residenti al nord. Alla più elevata permanenza nello stato di Neet si accompagna anche un incremento del flusso in entrata di questa condizione degli studenti non occupati (dal 19,9% al 21,4%) ed una diminuzione delle uscite verso l'occupazione.

Notazione nostra:
A Contessa Entellina come stanno le cose ?
Tenteremo nei prossimi giorni di capire.

Conoscere il patrimonio culturale-religioso bizantino: la domenica di tutti i Santi

a cura di Giuseppe Caruso
La domenica dopo Pentecoste il rito bizantino commemora tutti i santi, di tutti coloro che hanno saputo seguire Gesù e hanno dato testimonianza alla Verità. I Santi sono coloro che si sono meritati la ricompensa del cielo: poveri in spirito, mansueti, tribolati, giusti, misericordiosi, puri, pacifici e perseguitati a causa di Gesù. Quando parliamo di Santi non dobbiamo pensare solo a quelli ufficialmente canonizzati dalla Chiesa ma anche a coloro che nel loro quotidiano, nel loro silenzio hanno saputo conformarsi a Cristo e perciò hanno meritato un posto dinnanzi alla Maestà di Dio. Dunque, innumerevoli sono i Santi, come dice chiaramente l’Apocalisse. La santità non è dunque rara, se di Santi è gremito il cielo. I Santi, quindi, non sono soltanto quelli venerati nel calendario, che pure sono già molti, ma rappresentano una piccolissima quota dei Santi che, come dice San Giovanni, " nessuno potrebbe contare " tranne Dio. Nel Calendario, la Chiesa ha segnato soltanto i nomi di coloro la cui vita è stata riconosciuta esemplare. Ma sono santi tutti coloro che si salvano, e sperano di salvarsi per i meriti di Gesù. Oggi è dunque la grande festa della Chiesa trionfante, che attorno al trono di Dio esulta nella sterminata assemblea dei salvati, mentre, come dice San Giovanni, " tutti gli angeli gridano: "La benedizione e la gloria e la sapienza e il ringraziamento e l'onore e la potenza e la forza del nostro Dio, per i secoli dei secoli"
Le prime tracce di questa celebrazione sono attestate ad Antiochia, e fanno riferimento appunto alla Domenica successiva alla Pentecoste. Questa usanza viene citata anche nella settantaquattresima omelia di Giovanni Crisostomo. Nel rito latino la data di celebrazione della festività fu spostata al 1º novembre per farla coincidere con il Samhain, l'antica festa celtica del nuovo anno, a seguito di richieste in tal senso provenienti dal mondo monastico irlandese.
La festa di tutti i santi ci ricorda che siamo attorniati, anzi trascinati, da moltitudini di testimoni di Cristo: coloro che ci hanno preceduto, a partire dagli apostoli e dalla Vergine Maria, fino a quelli di oggi. Possiamo fare affidamento sulla fede di quanti sono venuti prima di noi. E siamo invitati a trasmettere a nostra volta il tesoro della fiducia in Dio alla generazione che ci seguirà.

sabato 29 maggio 2010

Vita Culturale a Contessa Entellina - iniziativa a cura dell'associazione Ritmo della Vita

Il prossimo 1° giugno 2010, nell'Anfiteatro esterno dell'Auditorium Comunale 'G. Raviotta', l'Associazione RITMO DELLA VITA offrirà gratuitamente uno spettacolo musicale dal titolo:
JAZZ...
Speciale Guest da New Orleans
con la straordinaria partecipazione di PAUL FERRARA (batterista di fama internazionale) originario di Contessa Entellina ed in questi giorni in ferie qui, da noi.
Altri prtotagonisti saranno:
Fabio Velasquez, cantante
Andrea Di Fiore, contrabasso
Claudio Guarcello, pianista
Carmelo Sacco, sassofonista
Antonino Lala, batterista.

Il governo regionale tenta di trovare una via di uscita ai vincoli del Patto di Stabilità: si deve dare una risposta ai 22 mila precari della pubblica amministrazione

Il 3 giugno prossimo ci sarà, a Palermo, un incontro sul precariato in Sicilia.
Si parlera' del come individuare percorsi miranti a superare il precariato nel corso dell'incontro, organizzato dall'assessore Leanza, e al quale sono stati invitati i senatori e i deputati nazionali e regionali, i presidenti delle Province e sindaci di tutta la Sicilia. All'incontro sarà presente il governatore Raffaele Lombardo. L'iniziativa è segno che esiste consapevolezza dell'attuale grave situazione che riguarda i lavoratori precari siciliani degli enti locali, in assenza di quella, che veniva auspicata,  deroga al 'Patto di stabilita'. Deroga che non può trovare accoglimento con i conti della finanza pubblica, che puzzano da lontano tanto da somigliare ai "conti truccati" della Grecia. L'attuale manovra di 24 miliardi infatti è fondata su presupposti assolutamente irrealistici, ossia che nel biennio l'economia italiana crescerà a tassi pari all'1,5%, cosa che nessun analista avalla; ne discende che fra alcuni mesi, per non avere crack alla greca, serviranno altri 25 miliardi.
L'appuntamento dell'incontro è fissato per le 10 (del 3 giugno) all'albergo delle Povere di Corso Calatafimi e servira' per concordare ulteriori iniziative da intraprendere perche' "la situazione dei precari degli enti locali - si legge nella nota di Leanza - rischia di penalizzare enormemente il contesto sociale dell'isola e certamente impone un grande sforzo di unita' e di mobilizzazione da parte di tutti i politici siciliani".

Una delle "comiche comunali".

Dai racconti che ci giungono in continuazione sulle vicende del nostro Comune, dei nostri pseudo amministratori, siamo ormai pervenuti alla certezza che questi signori del rigore e dell'entusiasmo del gestore della cosa pubblica non hanno nessuna percezione.
Sono lì perchè ritengono di dover arrotondare con la "rendita" le entrate di famiglia. Il resto, nella loro visione delle cose, sarà la Provvidenza (Berlusconi ?) a risolverlo.
Tre giorni fà, come abbiamo riferito, il sindaco e i suoi amici 'contrattisti' organizzano, e riescono a coinvolgere tutti i precari del comune, il viaggio a Palermo per sfilare da Piazza Marina a palazzo dei Normanni contro il governo Berlusconi-Tremonti e contro il governo Lombardo-Cimino. Governi a cui il Sindaco Sergio ha tentato, nel corso della campagna elettorale, di raccimolare qualche voto. Da qui l'equivoco dei pd-locali che Sergio stesse passando all'oppositzione-finta dei pd italiani ed isolani. Poi si è saputo, invece, che il pdl -in salsa Miccichè- pur di confondere e fregare i consensi dei siciliani che sono (da sempre) in difficoltà socio-economica ha suggerito ai propri amministratori e deputati di alimentare la (storica) distorsione e visione dei problemi di noi siculi.
Ci viene riferito che il nostro messo comunale a Palermo, nel corso della sfilata, ha notificato a tutti, a tanti, manifestanti fotocopie di tre lettere provenienti dagli uffici comunali di Contessa Entellina, e di cui il Sindaco Sergio Parrino, era perfettamente a conoscenza, essendo in indirizzo.
Qui comincia la "comica": il Sindaco Sergio Parrino recita la parte del buon sindaco che non sa nulla di quella lettera che informava tre dipendenti "contrattisti" che il loro rapporto era giunto alla scadenza. Il povero sindaco ha appreso di quelle lettere dalla notifica del messo lungo il corso Vittorio Emanuele. Come il povero Berluscono che "non ha potere, perchè vittima dei suoi gerarchi", il nostro "povero sindaco, tenuto all'oscuro dell'operato dei suoi uffici" comincia a emanare scintille: "al rientro in paese farò sentire la mia ira per questi comportamenti ....". 
Torna a Contessa Entellina e "assicura il funzionario che aveva emesso quelle lettere che egli, Sergio Parrino, solidarizza con lui".  
Come avrete capito di Sergio Parrino ce ne sono due.

venerdì 28 maggio 2010

Ma nel Comune di Contessa Entellina esiste un revisore dei conti ?

Due giorni fà, a Palermo, i precari della pubblica amministrazione in Sicilia hanno richiesto a gran voce la stabilizzazione da parte della Regione, che invece non si muove di un passo in questo senso, avendo le mani legate dal patto di stabilità firmato insieme al Governo. Patto di stabilità che la recente manovra finanziaria varata dal duo Berlusconi-Tremonti esige che sia rigorosamente rispettato.
I precari, secondo le normative regionali, ora dovrebbero essere pagati in gran parte dai Comuni, che però non hanno le risorse finanziarie per mantenere tutti questi lavoratori. Impossibile dunque rinnovare i contratti a tempo determinato di tutti i precari, che rischiano di non avere lavoro nei prossimi mesi. A tal proposito, il comune di Contessa Entellina ha notificato ad alcuni lavoratori (n. 3) il primo avviso della scadenza del contratto di diritto privato stipulato dalla Regione.

Quello di cui sopra è il quadro della situazione.
Se torniamo con la memoria alla scena cui abbiamo assistito venerdì scorso, in Consiglio Comunale, quando il Sindaco-competente, attorniato da quattro assessori-assenti e sordi, ha annunciato che Egli procederà all'ampliamento del numero dei dipendenti comunali di ulteriori due unità, non sappiamo se ci troviamo immersi in un sogno, o se, per combinazione, quella scena apparteneva ad una "comica" da circo equestre.
Tutto comunque è possibile !
per esempio il sindaco è probabile che intenda rinunciare all'indennità di carica che percepisce; in tal modo pagare l'innominabile sarà possibile. Se poi i quattro assessori-assenti e sordi rinunciano pure loro alla "rendita" si potrà pagare il "tecnico" preannunciato, pure lui da assumere.
L'unico dilemma che non riusciamo a risolvere è come si farà nei prossimi mesi a pagare gli altri 20/30 precari che da venti anni sono dipendenti comunali, dal momento che la Regione ha esaurito, così dice, i limiti di indebitamento.
Sono certo che il Sindaco Sergio Parrino troverà la soluzione:
organizzerà una sfilata da piazza Matrice a piazza Umberto I in prossimità del Municipio, analoga a quella svoltasi qualche giorno fà a Palermo e protesterà contro il sindaco Sergio Parrino che destina le poche risorse di cui dispone per gli ultimi arrivati, senza darsi nè criteri, nè priorità, nè anzianità. Se facesse graduatorie e valutazione di anzianità rischierebbe di dare ragione ad Anna Fucarino che in Consiglio Comunale ha parlato di graduatorie, anzianità e così via.
Il nostro Sindaco, ci giuriamo, saprà svolgere due ruoli; saprà pure moltiplicare i pani.

Noi usiamo ironia, tuttavia, e purtroppo, la situazione è grave. Ed è ancora più grave perchè affidata a mani di assoluta 'incapacità' e 'inettitudine'. Non sappiamo definire diversamente la volontà di alleggerire di costi -pari a due unità lavorative- altri Enti, per caricarseli nel Comune di Contessa Entellina.
Come farà a pagare il Comune di Contessa Entellina ? Facendo sfilate, al seguito del sindaco Sergio ? Si vuole scherzare col 'pane' di oltre 20 dipendenti ?

I ragazzi della Scuola Comprensiva 'Fr.sco Di Martino' rappresenteranno Contessa nella XVII Rassegna Folkloristica Arbӫrӫshe

In Calabria, nella Calabria arbӫrӫshe, da domani e per due giorni si svolgerà la XVII rassegna nazionale del folklore arbӫrӫshe. L'edizione precedente, lo scorso anno, si è tenuta a Contessa Entellina.
Il nostro paese è rappresentato nella Rassegna dall'associazione costituita in ambito scolastico (Istituto Comprensivo Fr.sco Di Martino) denominata Brjgnat, di cui è costante animatore, papas Nicola Cuccia. In rappresentanza della Scuola fa pure parte degli insegnanti recatisi in Calabria Anna Fucarino.
L'Amministrazione Comunale è rappresentata, nell'accompagnamento dei ragazzi, da due assessori: Giusy Bellini (Turismo), Giovanna Schirò (Cultura).

giovedì 27 maggio 2010

Il nostro sindaco è un uomo coraggioso: ha sfilato da piazza Marina a palazzo dei Normanni per protestare contro il Governo di Berlusconi e contro quello (in Sicilia) degli uomini di Miccichè. Nei prossimi giorni qualcuno si attende che Sergio Parrino sfili da piazza Matrice a piazza Umberto contro il sindaco Sergio Parrino.

E' davvero incredibile !
Sergio Parrino ieri ha partecipato ad una manifestazione contro il governo. Il governo nazionale di Berlusconi ed il governo regionale sostenuto dagli uomini di Miccichè. I vecchi amici di Sergio, quelli che a Contessa Entellina pur di averlo in lista in rappresentanza del PD, oggi sono col ... culo a terra senza avere alcun consigliere in Consiglio perchè tutti transitati nel PDL, per un attimo hanno pensato che il loro Sergio stesse tornando a casa. Avevano iniziato a lustrare ceramica e vetrate. Poi hanno saputo che in tanti, 30 sindaci, per moda, per ..ignoranza, per demagogia, hanno voluto farsi vedere nella sfilata accanto ai precari che sfilavano da p.zza Marina a palazzo dei Normanni.
Un uomo normale pensa: ma questi uomini del PDL, del centrodestra, che protestano contro i loro governi, come ai tempi andati faceva Bertinotti contro il governo Prodi, si sentono intelligenti ? Perchè all'interno del loro partito non chiedono ai vertici di cambiare la politica governativa senza la necessità di bloccare il traffico cittadino ? La risposta, ci dice un amico, è semplice: nel PDL non esistono organi di partito: decide tutto il duce e, in sede locale, i ducetti.
Ci chiediamo:
ma i giovani precari hanno fiducia in questi uomini che rappresentano il PDL, chiedono voti per il PDL, ma al momento di esigere una politica per i loro elettori non sanno fare altro che sfilare contro Berlusconi e gli uomini di Miccichè, che in fondo sono "i padroni d'Italia" e possono fare e disfare ?
E' vero, proprio vero, la serietà non abita più in Sicilia. Vittime (i precari) e carnefici (i governi degli affari propri alla Scajola) insieme. Ma in quale paese del mondo avviene ciò ?
Ma per caso protestavano contro quel finto capo dell'opposizione (un certo Bersani) ?

Sulla scia di quanto scritto riportiamo un articolo del giornale di sicilia:

Quei sindaci e deputati che si mescolano alla folla
di NINO SUNSERI

La rivolta sociale è dietro l'angolo. La vertenza dei ventiduemila precari impiegati nei comuni rischia di degenerare. Ieri mattina c'è stato il primo assaggio. Un migliaio di persone (ma gli organizzatori parlano di cinquemila) hanno manifestato davanti a Palazzo d'Orleans. Qualche momento di tensione con le forze dell'ordine e il lancio di uova rappresentano l'aperitivo, in realtà molto indigesto, di quanto potrebbe accadere nei prossimi mesi se la protesta non dovesse trovare una ricomposizione.
A preoccupare non è solo il pericolo di un incendio imminente. Ancora più grave il fatto che ad alimentare il fuoco siano uomini delle istituzioni. Al corteo di ieri, infatti, hanno partecipato numerosi sindaci. Qualcuno di loro riveste anche cariche nazionali all'interno della maggioranza di centro-destra. Uno spettacolo poco confortante: esponenti politici della maggioranza che, in piazza, gridavano slogan ostili al governo e offese personali nei confronti di Tremonti e Berlusconi.
Per carità sappiamo bene come vanno queste cose. In ogni democrazia il rispetto della libertà di espressione è sacro. Tanto più in Italia dove gli oppositori, anziché essere perseguitati, vengono ricoperti d'oro. Va tutto bene quindi. Resta il fatto che ci sono sedi acconce nelle quali gli uomini delle istituzioni possono esprimere il loro dissenso. Fra queste non è contemplata la piazza insieme a qualche migliaio di estremisti.
I sindaci e i deputati, soprattutto se appartenenti alla maggioranza, non possono e non devono mescolarsi alla folla. Sono uomini dello Stato e ne dovrebbero sentire l'onere e la responsabilità. Cercare il facile consenso sfilando insieme alla protesta è scorretto. Ma soprattutto inefficace. Tanto più che proprio gli uomini delle istituzioni sono responsabili, non meno di altri, dello stato delle cose, contro il quale si protesta oggi. Il problema dei ventimila precari negli enti locali è nato proprio da qui. Nessuno che abbia fatto fino in fondo il suo dovere. Non certo i sindacati che hanno chiuso un occhio se non entrambi. Non parliamo della classe politica che ha giocato sporco comprando clientele e voti con i soldi pubblici. Non sono esenti da colpe gli stessi precari che pensavano di aver trovato il grimaldello per entrare nella pubblica amministrazione senza alcuna selezione. L'insieme di tante furbizie ha provocato il disastro attuale.
Ora è assolutamente necessario fare chiarezza. Ognuno deve fare la sua parte con trasparenza e onestà intellettuale. Per primi proprio i sindaci e i parlamentari. Soprattutto se fanno parte della maggioranza. Il loro compito è quello di contribuire alla soluzione del problema. Non diventare essi stessi un pezzo del problema.

Anni sessanta del Novecento: la promozione della radio nella campagna siciliana






-LA RADIO IN SICILIA –
Immagini di Contessa Entellina

Tra le riviste messe da parte, per la passione della collezione, oggi ho trovato una rivista edita dalla RAI, abbastanza datata: 27.05.1961, si tratta di un numero speciale tirato per la provincia di Palermo, nel quadro di una campagna nazionale di propaganda a favore della massima diffusione della radio.
Molti di una certa età, si ricorderanno di questa campagna che ebbe vari momenti di intrattenimenti e uno spettacolo finale a Corleone, condotto da Silvio Gigli a cui parteciparono da Contessa, mio zio Vincenzo Cilluffo e i figli Pino, Franca e Mariolina e Giuseppe Lala.
In prima pagina si ricordano le varie attività messe in cantiere per presentare la radio ai cittadini che per il periodo della campagna, quaranta giorni, ne potevano chiedere in prestito un esemplare al proprio Comune:
a) tre mostre mercato della radio a Lercara Friddi, Corleone e Alia ;
b) concorso vetrine a Lercara Friddi;
c) venti spettacoli della radio squadra (uno in ognuno dei venti comuni scelti a campione);
d) spettacolo finale a Corleone presentato da Silvio Gigli;
e) venti apparecchi radio in omaggio ai Sindaci,
f) sosta di un pulmann-mostra in ogni comune visitato dalla radio squadra.
Concludeva così il pezzo di presentazione in prima pagina : "L’iniziativa vuole soprattutto far conoscere la radio; perché uno dei motivi che ancora ne impediscono la piena diffusione sta nel fatto che molti ignorano la sua utilità come mezzo di informazione e di svago. Una casa senza la radio è una casa isolata".
Ho voluto elencare tutte le iniziative per far vedere più da vicino, ai nostri adolescenti e ai nostri giovani, quanta strada la Nazione ha fatto dal dopoguerra fino ad oggi, in termini di infrastrutture tecnologiche.
Nel 1961 la "Radio in ogni casa", rappresentava il logo di una iniziativa di propaganda promossa dalla RAI in tutte le province d’Italia, ma calibrata in Sicilia secondo modalità diverse di approfondimento.
Ecco come viene presentata, in seconda pagina e in “grassetto” la campagna regionale in Sicilia:
"La regione siciliana in questi ultimi anni ha operato non pochi mutamenti. Il sorgere di nuove industrie e il conseguente fiorire di più prosperi commerci hanno fatto della Sicilia una regione moderna".
"Questa corsa tanto veloce, tuttavia, ha lasciato qualcosa d’incompiuto, qualche lacuna che deve essere colmata. Ed è per questo che per un anno in Sicilia si svolgerà una grande campagna di propaganda alla radio".
"La diffusione della radio, qui in Sicilia, non ha seguito il progresso generale. Specie nell’interno, nei comuni di montagna e di pianura, la radio è ancora poco diffusa. Quante sono le famiglie siciliane che non possiedono un apparecchio radio ? Certamente decine di migliaia. E fra queste, la maggior parte, sono famiglie a cui più delle altre la radio è necessaria perché il loro distacco dai grandi centri rende più difficile l’adeguamento alla nuova vita della Sicilia. La radio, infatti, è lo strumento più adatto – oltre che il più economico – per tenersi aggiornati sui problemi e sui fatti del momento".
In seconda pagina, in posizione di rilievo, vi è riportato l’elenco dei rivenditori di RADIO dei venti paesi partecipanti, a Contessa ve ne sono elencati due:
- Chisesi Nicolò, Via Albania, 7 ;
- Schirò Domenico – Piazza Umberto I.
L’intero giornale mi sembra veramente interessante per il portato di racconto visivo che le foto evocano, si tratta di uno spaccato di vita vissuta ed una raccolta di immagini di mestieri e di vita sociale, sarebbe bello riprodurre interamente giornali come questo ed esporli in una sorta di museo della memoria visiva delle nostre comunità della provincia. Vi ho trovato alcune foto del paese naturalmente in bianco e nero, di gruppo ed individuali, spero che potranno venire bene allo scanner.
La pagina delle foto di gruppo attenziona una delle caratteristiche dei nostri paesi, la vita sociale in piazza e davanti al circolo, la foto di Contessa è ripresa “ai ferri “della Piazza Umberto, ove c’è sempre l’ abitudine di soffermarsi e discutere in gruppo, in primo piano siamo riconoscibili il sottoscritto e mio cugino Pino Cilluffo, poi il Vigile Lo Bue e i fratelli Schilleci e mi pare Nicola di Maggio.
La pagina delle foto individuali al lavoro, attenziona la grande dignità del lavoro quotidiano, ve ne sono di interessanti, riguardano tanti mestieri antichi e moderni, come il macellaio, il meccanico, il calzolaio, il falegname, il trattorista, il sarto, il contadino, il benzinaio, il parrucchiere.
Mi preme anche rilevare il contenuto della sesta pagina, un bel servizio di quattro foto interamente dedicato al matrimonio albanese in costume a Piana degli Albanesi, a proposito della bontà delle tradizioni, come si vede, riconosciute in ogni tempo e in ogni occasione. Il titolo è disteso su due colonne: "IL DONO PIU BELLO NEL GIORNO PIU BELLO" . In fondo al servizio, la seguente didascalia : "Ogni matrimonio a Piana degli Albanesi è uno spettacolo di tradizioni antiche e di costumi. Per questo motivo abbiamo pubblicato le varie fasi di una cerimonia nuziale con gli sposi Margherita e Giovanni Lojacono, gli invitati e i parenti ".
Spero di allegare anche queste foto, con la speranza che ai nostri giovani possa venire la voglia di emulare la nostra Hora e madhe, Piana degli Albanesi.
Nicolò Graffagnini

mercoledì 26 maggio 2010

Per ogni 43 contessioti è disponibile un impiegato comunale. Al sindaco sembrano pochi e vuole altre due figure: un tecnico ed una innominabile

Venerdì sera, assistendo alla seduta consiliare, più volte mi è scappato da ridere. Ero convinto che la stessa cosa dovesse capitare al sindaco che diceva cose…, appunto da far ridere. Mi sono accorto invece che egli credeva nelle cose che diceva e non aveva voglia alcuna di ridere.
Fra le cose che diceva c'era:
-Il personale del comune è carente per consistenza ed è necessario rafforzarlo con due figure assolutamente indispensabili (a questo punto egli citò più volte una figura tecnica per il servizio tecnico e stop, silenzio sull’altra figura... che per comodità noi definiamo l'innominabile).
Facciamo un po’ di conti:
-Il Comune può contare oggi su n. 44 dipendenti: 15 a tempo indeterminato, e 29 precari di vario genere contrattuale (contrattisti, ex Lsu). Proprio fra questi perora c'è tensione perchè la Regione tarda a prorogare i finanziamenti per la proroga dei rapporti.
-Per il nostro sindaco, 44 dipendenti, sono tuttavia pochi. Eppure al sindaco sfugge che il dato complessivo sopra riportato colloca Contessa Entellina (1.900 abitanti) nel novero dei peggiori comuni italiani, con un rapporto di un impiegato comunale ogni 43 abitanti.
Non solo, ma nel Comune di Contessa Entellina ci sono più precari che dipendenti, un dato opposto ai trend nazionali, che evidenziano l’incidenza dei precari inferiore al 30% della dotazione organica degli Enti. A Contessa Entellina i precari sono oltre il 65%. Segno che non viene seguita la politica di stabilizzazione.
I 44 lavoratori del Comune sono suddivisi in quattro settori (il Comune di Roma ne ha 20 per servire 2,7 milioni di abitanti).
A questo punto qualcuno penserà che la struttura organizzativa del Comune sia mastodontica e che inevitabilmente i cittadini godano di servizi soddisfacenti.
Questa impressione è, come tutti sappiamo, errata. Proprio per ovviare all’errata impressione il Sindaco ha individuato dove sta la patologia: per rendere efficiente la macchina amministrativa comunale servono …., secondo la sua analisi, ulteriori due figure, un tecnico, ed una innominabile. Il sindaco non ha osato spiegare di chi si tratti e pure noi, poveri diavoli … evitiamo di riferire ciò che non abbiamo capito, perchè non è stato detto. Diciamo soltanto che se il sindaco ci tiene a far venire ulteriori due figure, vuol dire che ha scoperto il rimedio per sbloccare l'inefficienza della macchina comunale.
Il Sindaco, ha un solo obittivo: far sì che noi contessioti, dopo i due nuovi arrivi, stiamo bene. E’ nel nostro interesse che lui si muove.
Nessuno svolga argomenti di pseudo-logica, del tipo:
A) Tutto quel personale comunale potrebbe essere straordinariamente utile se impiegato nei tanti servizi che nel nostro paese lasciano a desiderare, basterebbe nominare degli assessori veri, gente che si intenda di conduzione, di leadership.
Questa logica a Contessa non vale.
No, per il nostro sindaco non servono degli amministratori che sappiano amministrare, che sappiamo motivare e organizzare, servono un tecnico e una ….. innominabile ulteriore figura, e dopo di chè noi contessioti, come per miracolo, ci troveremo tutti i problemi risolti. Queste due figure devono però essere LSU, devono provenire da altri comuni a noi vicini, non devono essere sottoposte ad alcuna selezione e/o graduatoria (roba antica).
L’art. 98 della Costituzione che, per la pubblica amministrazione, prevede ‘imparzialità” ‘trasparenza” e altre simili esigenze, come si sa -a Contessa Entellina- è stato derogato. E’ sospeso, non vale.
Sceglierà il Sindaco ! individuerà lui chi saranno questi due, di cui una figura innominabile.
Fidiamoci ! del nostro sindaco. Egli è il migliore di tutti i suoi predecessori, l’ha sentenziato lui stesso !
B) Come verranno pagati i dipendenti comunali ? I contrattisti, gli ex-giovani, finora per il 90% sono stati a carico della Regione, gli LSU finora non hanno gravato gran chè.
I due che il Sindaco farà venire per dare efficienza all’intera macchina amministrativa per il 2010 non costeranno ‘nulla’, ma entro il quinquennio devono essere stabilizzati. Saremo noi poi a pagare, noi contessioti, e pagheremo con soldi veri, visto che l’asse Berlusconi-Tremonti si accinge a tagliare i trasferimenti che oggi arrivano dallo Stato e dalla Regione (quest’ultima infatti dallo Stato riceverà molto meno di oggi e ai comuni girerà ancora di meno).
Però si tratterà di una fortuna !
Noi pagheremo, però sappiamo che il sindaco ci offrirà due figure straordinarie: li sceglierà in barba alle selezioni, alle graduatorie ed altri vecchi-nobili criteri a cui, nel 2010, pare continui a crederci solamente Anna Fucarino, che aveva proposto, in Consiglio, una graduatoria degli aspiranti. A che serve perdere tempo con le graduatorie se, in un batter d'occhio, sceglierà il sindaco ?
Mimmo Clesi

martedì 25 maggio 2010

Per il Sindaco ed i suoi Assessori il fatto che noi contessioti dobbiamo provvedere alle loro "indennità" è piccola cosa.

La manovra biennale che il governo approverà questa sera prevede tagli per oltre 13 miliardi tra 2011 e 2012 sui fondi a Regioni, province e comuni.
È quanto hanno riferito diversi governatori e sindaci al termine dell'incontro a Palazzo Chigi con il governo.
In particolare, ha spiegato il presidente dell'Anci Sergio Chiamparino, i tagli per comuni e province ammonteranno a 1,1 miliardi nel 2011 (800 milioni a carico dei comuni e 300 milioni per le province) e a 2,1 miliardi nel 2012 (1,5 miliardi per i comuni e 600 milioni per le province).
Per quel che riguarda le Regioni, diversi governatori hanno riferito di un intervento di massima per 5 miliardi sia nel 2011 che nel 2012 anche se il governo non ha fornito cifre dettagliate durante l'incontro.

Tutta la questione, come è risaputo dai comportamenti del sindaco, non riguarda Contessa Entellina. Il nostro Comune in quanto a situzione finanziaria sta bene, infatti il Sindaco migliore che ci sia stato negli ultimi centocinquant'anni, Sergio Parrino, venerdì scorso in Consiglio Comunale ha sdegnosamente rifiutato le proposte di Anna Fucarino e Gyusi Cannizzaro che proponevano di ridurre di €. 25.000,oo le spese attualmente erogate a beneficio dei cinque pensionati/amministratori (cioè componenti della Giunta), senza che venisse intaccata la funzionalità dell'Ente. Le due rappresentanti della minoranza sostenevano che affidando, a due assessori municipali, la delega per ciascuna delle Unioni a cui Contessa Entellina aderisce, le indennità di carica sarebbero passate a carico delle "unioni".
Esse suggerivano inoltre di ridurre da cinque a quattro i pensionati/amministratori del Comune, applicando la recente legge regionale che consente di avere tre invece che quattro assessori. Con queste semplici iniziative si sarebbe ridotta di €. 25.000,oo la spesa per le rendite erogate ai signori: Sergio Parrino, Antonio Messina, Stefano Guzzardi, Giovanna Schirò, Giusy Bellini. E sarebbe migliorata l'immagine del comune.
Il sindaco ha replicato che il costo di ciascun assessore è irrisorio, è bazzecola, e quindi noi contessioni dobbiamo continuare a mantenerli.

lunedì 24 maggio 2010

Mons. Ferrara, ricoverato in Ospedale d'urgenza

Apprendiamo che Mons. Sotir Ferrara, Eparca di Piana degli Albanesi, è stato ricoverato d'urgenza nell'Ospedale Civico di Palermo.
A lui giungano gli auguri del blog e dei suoi lettori.

Il personale comunale è insufficente. Servono altre due risorse umane: parola di sindaco.

Proseguiamo nell'esame di alcuni dati relativi al bilancio di previsione 2010, varato venerdì scorso dal Consiglio Comunale.
Ieri abbiamo analizzato il costo delle "pensioni" per i cinque signori che avendo vinto nel giugno 2008 il concorso, per cinque anni ritengono che competa loro la pensione per dormire nelle stanze municipali. Finora hanno incassato cifre corrispondenti a due anni; hanno diritto a riscuotere ancora per tre anni.
Quando le indennità di carica non esistevano la politica locale si infiammava per la passione ideologica (socialisti contro democristiani: chi non ricorda la mobilitazione del nostro piccolo paesino ?). Adesso in vista delle elezioni i personaggi si inseriscono in una squadra o in un'altra indifferentemente. L'obiettivo è uno ed uno solo: l'indennità di carica. Nelle elezioni del 2008 un personaggio trattò nella mattinata con Gioacchino Lo Cascio, voleva in caso di vittoria il ruolo di vicesindaco. Non ottenne garanzie e già nel pomeriggio, eravamo in primavera, si ritrovò nella lista di Sergio Parrino. Come potete immaginare si tratta di "uomini-burrà" dal carattere forte.
Abbiamo rilevato che il costo della squadra amministrativa ascende a €. 60.000,oo annue. Abbiamo tuttavia detto che il costo complessivo è di €. 90.000,oo. Vediamo cosa sono le altre 30.000,oo euro.
Circa 3.000/4.000,oo euro vanno complessivamente ai consiglieri comunali, che per ciascuna seduta percepiscono più o meno €. 15,oo pro-capite. Essi sono 12, ma il Presidente del Consiglio ha diritto ad una indennità pari all'importo percepito dagli assessori e pertanto il gettone è riscosso da undici consiglieri.
Altre 3.000,oo euro, suscettibili di crescere con i prelievi che il sindaco fa dal Fondo di Riserva nel corso dell'anno, servono per le missioni a Palermo, Roma etc. degli Amministratori.
Più o meno altre €. 3.000,oo servono per le spese di rappresentanza (inviti a pranzo, cerimonie etc.). Altre 6.000,oo euro (circa) servono per l'irap (l'imposta per le indennità di carica). €. 6.000,oo vanno al revisore dei conti, quel professionista che dipende dal Consiglio Comunale per verificare la regolarità contabile portata avanti dai cinque amministratori ed è tenuto a riferire al Consiglio.
Proseguiremo ulteriormente, nei prossimi giorni, fino a capire come mai 40 dipendenti comunali non bastino per un paesino di 1.800 abitanti. Nel nord i paesi di 2.000 abitanti assolvono egregiamente a tutti i servizi con 3/4 dipendenti. Il Sindaco Sergio, nell'interesse di noi cittadini, in sede di bilancio si è impegnato ad incrementare le risorse umane di ulteriori due unità. Lui ne farebbe a meno, ma noi cittadini abbiamo bisogno di queste fondamentali persone che dovranno arrivare.
Alla prossima!, quindi.

domenica 23 maggio 2010

La politica dovrebbe occuparsi del bene della comunità. Da quando è stata istituita l'indennità di carica -in Sicilia- la politica è divenuta un modo per garantirsi un reddito. Su questa via gli avversari, coloro che vorrebbero dire la loro, sono nemici da disconoscere perchè potenziali beneficiari del reddito/indennità di carica.

Tentiamo di capire quanto ci costano i nostri "pensionati", cioè quei signori che avendo vinto col 37% dei consensi le elezioni amministrative del 2008 sono intenzionati a stare in Municipio fino al 2013 senza riuscire a cavare un ragno dal buco.
Giudizio questo formulato sulla base della lunga dormita cui abbiamo assistito in questi due anni.
Il sindaco per la verità ha dichiarato, nel corso della seduta consiliare di venerdì sera, che negli ultimi due anni ha fatto più lui che tutti i sindaci predecessori (non ha indicato la decorrenza, cosicchè abbiamo immaginato che si riferisse dall'Unità d'Italia fino ad arrivare a lui). Non solo, ha detto che nei prossimi tre anni vedremo ... gli asini volare, tante saranno le meraviglie cui ci farà assistere.
Vi assicuriamo che nel dire queste cose non rideva (non si scaccaniava), diceva sul serio. Egli ha fatto più dei predecessori e farà .... nei prossimi tre anni. Parole di sindaco.
Noi di questo blog (che il sindaco scambia per facebook) siccome finora non ci siamo accorti che in Municipio ci siano amministratori, continueremo a parlare di percettori di pensione, di reddito. Si tratta di cinque persone, sindaco compreso.
Abbiamo precisato, in altre occasioni, che è giusto che chi amministra la cosa pubblica venga compensato, perchè lavora per la comunità. Siccome ad oggi non ci accorgiamo di essere amministrati parleremo di "pensionati", che riscuotono mensilmente l'indennità di carica, che ricade sulla comunità.
La prova ? i "nostri" non sono stati capaci di far rientrare nello stato di emergenza e di calamità il nostro territorio durante le piogge e le frane dei mesi scorsi. Unici in provincia di Palermo.
La Giunta di Governo ha, ancora, ripartito il 3 maggio scorso centinaia di milioni di euro per opere pubbliche ai comuni di Sicilia: Contessa Entellina mancava.
L'indennità che i nostri pensionati riscuotono è prevista nell'art. 19 della legge regionale n. 30/2000.
I Contessioti per essere disamministrati sostengono costi (cfr. Bilancio di Previsione 2010) per €. 90.000,oo, di cui 60.000,oo appunto per le 'pensionicine vere e proprie'.
-Sergio Parrino percepirà nel 2010 €. 18.144,oo (oltre ad altre €. 1.512,oo come buonauscita per ciascun anno di permanenza in municipio, quando cesserà dall'incarico).
-Antonio Messina, stando alle carte sarebbe il vice-sindaco e però -stando alle sue testuali parole da bar- il sindaco non gli consente di far nulla, percepirà €. 9.973,oo.
-Giusy Bellini, lontana parente del sindaco, percepirà €. 8.167,oo.
-Stefano Guzzardi, dovrebbe occuparsi di bilancio e sviluppo locale, percepirà €. 8.167,oo.
-Giovanna Schirò, assessore alla cultura, pure essa lontana parente del sindaco, €. 8.167,oo.
Se sommate il tutto arriviamo a, più o meno, €. 60.000,oo (Comprendendo altre 8.167 per il presidente del consiglio).

Quando al Sindaco, venerdì sera, è stato proposto da Giusy Cannizzaro e Anna Fucarino di delegare un assessore all'Unione dei Comuni di Corleone ed un altro all'Unione Besa di Piana degli Albanesi, ed ancora di sopprimere un assessore (come previsto dalla recente normativa), in modo da risparmiare quasi €. 25.000,oo la risposta è stata: Cosa credete che costi un assessore ? Implicitamente ha voluto dire che €. 25.000,oo sono bazzecole. Tanto a pagare i 'pensionati comunali' è la gente, sono i contessioti.
Egli, il sindaco per evitare di riscuotere la "pensione" dimezzata (prevista per gli amministratori lavoratori dipendenti) ha chiesto l'aspettativa dal posto di lavoro. Egli così è pensionato a tutto campo. Ventiquattro ore su ventiquattro. E riscuote l'indennità per intero.

Conoscere il patrimonio culturale-religioso bizantino: l'icona della Pentecoste

a cura di Giuseppe Caruso
Gesù Cristo, il Figlio di Dio, fu crocifisso, morì sulla croce, discese agli inferi, è risorto e, dopo la sua risurrezione, apparve ai suoi discepoli molte volte. Alla fine, dopo averli benedetti, ascese al cielo. Lasciando gli apostoli, Cristo ordinò: "Restate in Gerusalemme, finché non siate rivestiti di potenza dall'alto" (Lc 24,49b). E "...si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne all'improvviso dal cielo un rombo, come di vento che si abbatte gagliardo, e riempì tutta la casa dove si trovavano. Apparvero loro lingue come di fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno do loro; ed essi furono tutti pieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue come lo Spirito dava loro il potere d'esprimersi. Si trovavano allora in Gerusalemme Giudei osservanti di ogni nazione che è sotto il cielo. Venuto quel fragore, la folla si radunò e rimase sbigottita, perché ciascuno li sentiva parlare la propria lingua" (At 2,1-5).
La rappresentazione di tale evento è ben descritta dall’icona della festa. Gli apostoli stanno tutti seduti e formano un arco che si apre verso di noi. Su di loro discese lo Spirito Santo sotto forma di lingue di fuoco, dipinte sull'icona come raggi che scendono dal cielo sopra gli apostoli.
Una grande conoscenza ha illuminato la mente di ciascuno di loro, questa sapienza viene presentata attraverso un'aureola, il nimbo, attorno alle loro teste. Lo Spirito Santo li ha illuminati.
L'icona è dipinta con tale arte, che nonostante gli apostoli siano differenti, noi li vediamo come un tutt'uno. Da ora e per sempre i discepoli di Cristo sono legati l'uno all'altro, uniti dallo Spirito Santo. Questa comunione, questa unità è la Chiesa.
Ogni apostolo regge un rotolo, simbolo dell'Insegnamento. L'Insegnamento è proposto anche a noi: il vecchio nella corona, che è simbolo del mondo, il "Cosmo", s'incontra con noi, tenendo nelle mani un panno con dei rotoli. Entrate e ricevete l'Insegnamento.
Entrate nella Nuova Alleanza. La Chiesa è sempre aperta, figura del Cosmo, ed è rappresentata come se si trovasse sulle porte. Quest'icona della Pentecoste è un'immagine della Chiesa eternamente viva, sempre aperta verso colui che entra. In essa, come in un torrente che non si secca, affluiscono le genti, generazione dopo generazione.
L'iconografo è riuscito a fare l'impossibile: trasmettere l'azione che si sta svolgendo fuori del tempo, nell'eternità, di cui diventa partecipe chiunque guarda quest'icona.
Il cerchio della Chiesa non ha inizio né fine, non si può spezzare e neanche chiudere. In questo sta il senso profondissimo della sua Universalità.

sabato 22 maggio 2010

Ci portano via la libertà e tuttavia in giro c'è un disinteresse generale. Stanno approvando una legge bavaglio sulla stampa.

Leggo giornali, seguo i telegiornali e vedo in giro un grande disinteresse su ciò che sta avvenendo in Italia. Vedo i Berlusconi, gli Scajola, i vari amici della "cricca" e quegli altri "del quartierino". Tutti tipi furbi, intelligenti, che fanno il gioco delle parti: tu maggioranza e vinci, io minoranza e perdo, però entrambi freghiamo gli italiani.
Gli italiani hanno capito che non hanno più una opposizione che li garantisca dalle zampate della maggioranza e allora, questi furbetti, che non vogliono tornarsene a casa loro, che fanno ?: riducono la libertà di stampa.
L'Italia deve apparire un paese dove nessuno rubi più la pubblica amministrazione. Basta pertanto non far stampare sui giornali le notizie e trasformare tutti i telegiornali alla maniera del Minzolini.
Questi signori della finta destra e della finta sinistra a poco a poco ci sottraggono la democrazia.
Distruggere la delinquenza, le ruberie di stato è impossibile; anzi è assurdo: come camperebberò lor signori ? Meglio pertanto  mettere il bavaglio ai giornalisti e limitare le intercettazioni che ci riferiscono delle amicizie dei Bertolaso, dei Berlusconi, dei Letta, dei D'Alema.
Fino alla udienza preliminare degli indagati per corruzione, ruberie etc. nessuno dovrà parlare, stampare una riga delle ruberie. Si tratti delle ruberie della cricca, ossia degli Scajola, dei loro appartamenti e delle escort che viaggiano sugli aerei di stato, come pure degli atti giudiziari non coperte dal segreto. Per i prossimi due, tre anni, gli italiani dovranno avere la sensazione che tutti i governanti siano diventati puritani, francescani. Gli italiani dovranno avere sensazione che nessuno rubi in Italia. Sui giornali non appariranno notizie. La delinquenza deve apparire sconfitta, perchè nascosta al paese.
La cricca, ovviamente, continuerà a divorare il paese senza però scioccare i poveri italiani, che continueranno ad occuparsi di calcio e ad ammirare le grandi realizzazioni di Berlusconi e del suo impero monopolista.
Perchè su questi temi gli italiani appaiono disinteressati ?

Il terremoto del gennaio 1968 nei ricordi di Nicola Graffagnini: un dibattito sul Giornale di Sicilia del 14-01-1973

La vertenza Sicilia del 10 Luglio 1973.
Il Giornale di Sicilia pubblica una tavola rotonda con i Sindaci in occasione del quinto Anniversario.

Il Giornale di Sicilia, il 14 Gennaio 1973, quinto anniversario, pubblica un servizio speciale su due pagine: 12 e 13 .
L’occhiello riporta la sintesi del dossier a tutta pagina sopra il titolo : "Sei sindaci, un parroco e l’ispettore per le zone terremotate hanno dibattuto nella sede del “Giornale di Sicilia” i problemi della ricostruzione, le responsabilità dei ritardi, le disfunzioni della macchina macina-miliardi, le prospettive della ripresa economica dei 15 paesi che la notte tra il 14 e il 15 Gennaio furono distrutti o semidistrutti".
Il titolo del servizio è enorme, disteso su due pagine e lapidario:
"Nel Belice aspettano ancora la vita"
Il catenaccio, sotto il titolo, fa la sintesi dei cinque anni trascorsi e affronta il problema della ricostruzione dei privati: "Quindici paesi, quattrocento morti, centomila baraccati…..A cinque anni dal sisma decine di migliaia di siciliani sono rifugiati ancora nelle baracche di lamiera. Non è stata consegnata una sola casa eppure sono stati spesi più di duecento miliardi, compreso il costo delle tende. Perchè questo ritardo? Si poteva fare prima? Cosa si può fare per accelerare la ricostruzione?Chi ha speculato sulla tragedia del Belice?... Sono le domande che il Giornale ha rivolto ad alcuni sindaci della zona e all’ispettore ing. Arrigo Fratelli".
"Hanno partecipato al dibattito i sindaci Vito Bellafiore di S.Ninfa, Ludovico Corrao di Gibellina, Enzo Culicchia di Partanna, Calogero Triolo di Montevago, Giuseppe di Stefano di Calatafimi, Francesco Di Martino di Contessa Entellina, e il parroco di Santa Ninfa, Don Atonio Riboldi".
Bellafiore e Triolo pongono l’accento: a) sulle responsabilità della Regione Siciliana che avrebbe dovuto creare un organismo unico, Stato-Regione, per accelerare i tempi, b) sulla lentezza della burocrazia statale che ha rallentato ulteriormente la ricostruzione".
Francesco Di Martino … :
Non c’è dubbio che vi è stato uno sparuto gruppo di amministrazioni comunali che hanno fatto in ritardo delle scelte, però la maggior parte abbiamo adottato in tempo gli strumenti urbanistici per la ricostruzione. Però, la Regione ha affidato l’incarico per la redazione del piano particolareggiato del mio comune con due anni e mezzo di ritardo. I progettisti incaricati dall’assessorato regionale allo Sviluppo Economico, hanno consegnato il piano particolareggiato con un anno di ritardo.
Noi siamo dinanzi ad una popolazione la quale ha una completa sfiducia verso le istituzioni dello Stato e della Regione ed è convinta di essere stata ingannata. E forse si può anche giustificare la tendenza continua a chiedere l’assistenza e a non guardare ai grossi problemi della ricostruzione e dello sviluppo delle nostre zone. Quindi, si pone anche un problema di educazione politica e anche civica verso queste popolazioni".
Culicchia di Partanna accenna ad un altro nodo rilevante: "I piani di trasferimento degli abitati sono stati affidati dal Ministero dei LL.PP. all’ISES che li ha affidati a progettisti privati. A Partanna il piano fatto sulla carta a Roma, ha avuto un dislivello sul campo di 22 metri ( ecco il motivo del viadotto n.d.r), per cui le imprese si sono trovate in difficoltà. Gravissime sono le responsabilità del Governo Regionale, il Piano ESA è ancora fermo da 5 anni e 29 miliardi che potevano dare respiro alla nostra agricoltura non sono stati spesi. L’ESPI che doveva provvedere al cementificio non lo ha fatto e siamo costretti a comprare il cemento al mercato nero. Senza un piano di sviluppo, una casa senza lavoro sarà una casa che servirà ad accogliere gli emigrati per un mese l’anno".
Corrao di Gibellina: "Si è voluta creare una macchina infernale macina miliardi per avere dopo cinque anni nemmeno una casa costruita a fronte di 200 miliardi spesi…"
Don Riboldi: "Io me la prendo con rabbia … perché dopo cinque anni ormai la gente non distingue più tra ESPI , ESA e Regione, ecc. … di chi sono le responsabilità, e poi se la prende con Voi che siete i più visibili, io mi trovo stordito da tutte queste leggi citate … , ma dico è possibile che l’Italia, che si vanta di essere la sesta potenza industriale del mondo non riesce ad organizzare 10 paesini ? Io non sono un padre di famiglia, ma se lo fossi sarei già impazzito di fronte ai mie figli, perché non avrei prospettive da dare loro …..Quì …occorre una mobilitazione generale immediata perché i tempi non siano lunghi…!.Il cittadino ha il senso che la ricostruzione si è fermata. Il pericolo è nella rassegnazione. .. e invece noi possiamo e dobbiamo dare questa speranza ….."
Corrao : "Il primo scandalo è di non avere pensato alle infrastrutture a servizio della ricostruzione: le fabbriche di mattoni, il cementificio, il tondinificio a Capo Granitola, questo ha consentito la speculazione a favore di gruppi. Si sperava che questi miliardi investissero l’economia locale, invece si avviarono grossi lotti di appalti tagliando fuori le imprese locali".
Di Martino. "I ritardi per la ricostruzione dei privati sono da addebitarsi alle scelte politiche …. di fondo,…… non costruire le case è un’altra scelta politica che fanno altre forze politiche per agevolare e per spingere la gente ad abbandonare le nostre terre. …"
Questo dibattito …per la ampia diffusione del Giornale di Sicilia …per il momento particolare del quinto Anniversario ..... divenne una base di discussione … e di riferimento …per le successive azioni che paese per paese … vennero assunte al fine di contribuire a dare una voce di adesione corale al Comitato dei Sindaci … che andava diventando sempre di più un motore trainante delle forze politiche e dei movimenti più vivaci presenti nel territorio al di sopra degli schieramenti di governo e di opposizione.
                                                                               Nicola Graffagnini

Ieri sera è stato varato il Bilancio: la figlia della signora .... ha ora la possibilità di tornare a casa, a Contessa. Evviva il bilancio ad personam !!

Da qualche tempo non mi capitava di assistere alle sedute del Consiglio Comunale. Già all'insediamento dell'attuale sindacatura, da pubblico, da cittadino seduto fra i banchi del pubblico, mi era capitato di essere oggetto di attenzione dal nostro bene amato sindaco, Sergio Parrino. Per tre o quattro sedute, preliminarmente ad ogni avvio di seduta, per un cinque minuti a seduta, le attenzioni del sindaco erano tutte rivolte a me. Ero una persona estranea ai lavori consiliari, però su di me pendeva una colpa, una macchia pesante, al limite del codice penale ... avevo rapporti politico-amministrativi, rapporti di amicizia, con i consiglieri comunali della minoranza. Immaginate voi, agli occhi del sindaco-giurista, come una così grave colpa potesse passare innosservata. Nella Russia di Breznev una tale colpa avrebbe implicato il gulag in Siberia, nella Contessa di Sergio Parrino invece la citazione, con gli occhi infuocati, per cinque minuti all'inizio di ogni seduta consiliare. Ovviamente accettavo, compiacendomi, la sanzione contenuta nel codice mentale del giudice. Mio proposito era di rafforzare l'amicizia con tutto il mondo ostile al sindaco in modo che quei cinque minuti potessero divenire ventiquattro ore su ventiquattro.

Ieri sera mi è capitato di assistere ancora una volta alla discussione e alla votazione sul documento contabile "Bilancio di Previsione 2010". Gli spazi a sedere che dovrebbero ospitare il pubblico erano vuoti, o quasi: la mamma del Sindaco, il figlio della signora ..., Carmelo Pecoraro, Teodoro Schirò e qualche altro concittadino. Sedevo al primo posto, a breve distanza dalla mamma del Sindaco-giurista-giudice.

Svolgimento della seduta:
1) Tocca al Ragioniere tracciare un breve ritratto del "bilancio": a sentirlo si ha la sensazione che si tratti di un normalissimo bilancio "ingessato", cioè di quelli che il regime berlusconiano impone: cioè, al centro, a Roma si grida "non devono aumentare le tasse" però in periferia (ai comuni) deve essere tolto l'ossigeno, tagliando le risorse. Il Ragioniere dice che le spese sono tutte, più o meno obbligatorie. Il Sindaco non è soddisfatto del quadro e sollecita il funzionario a riferire delle manutenzioni previste: il ragioniere, imperturbabile, soddisfa il sindaco: €. 7.000,oo per ... €. 12.000,oo per ... e si ferma non c'è altro. Il Sindaco è soddisfatto: il bilancio contempla €. 30.000,oo per tenere in funzionalità il territorio di 13.000 ettari. Solo un siffatto sindaco, pare dire il nostro Parrino, poteva disporre di tanta disponibilità: possono venire alluvioni e frane e lui interverrà con potenza, disponendo di tante risorse. Ovviamente non farà includere Contessa nelle delimitazioni di "calamità", secondo il cui contesto gli interventi sono a carico di Regione e Stato. Il Sindaco-giurista non ha bisogno (unico in Provincia di Palermo) di beneficiare degli interventi regionali. Con 30.000 euro egli terrà il territorio immacolato. Ecco la ragione per cui nel Febbraio scorso Contessa non è stata inclusa fra i comuni danneggiati. Il nostro sindaco-giurista è furbo.
Sollecita il Ragioniere a riferire dei mutui per alcune opere pubbliche: cose faraoniche. Anche in questo caso il sindaco autosufficiente non ha bisogno di finanziamenti nè comunitari, nè statali, nè regionali. Infatti il nostro Comune è stato escluso, ancora una volta, dalle recenti assegnazioni curate dalla Regione il 3 maggio scorso. Sarebbe umiliante farsi finanziare dagli Enti sovracomunali. Con i mutui Egli punta a realizzare un ponte sullo stretto, o meglio da Contessa alla luna.
Il Ragioniere può chiudere.
Interviene ancora il Sindaco: mutui (n. 3, per decine di migliaia di euro, tali da finanziare una nuova autostrada del Sole, o l'irrigazione del territorio con le acque della Diga Garcia ...) e nuovamente a elencare le irrisorie voci delle manutenzioni.
La cosa grave che a lui non viene di scoppiare dalle risate per le cose che dice. Egli davvero crede di 'rinnovare' Contessa con il nulla che il suo "bilancio" contiene. Arriva a chiedere un confronto fra il nulla da lui fatto in due anni di "percezioni di indennità" ed il poco fatto dai predecessori (dall'unità d'Italia...). Egli è il sindaco che ha fatto di più. Egli ci crede, e non scoppia dalle risate. Incredibile !
Interviene il consigliere della minoranza Anna Fucarino. Con la pacatezza che è sua caratteristica dice di capire che i tempi, per gli enti locali, sono tristi. Ritiene che piuttosto che puntare a voler assolvere la vastità dei compiti che competono ai Comuni è preferibile fissare uno o due obiettivi e lavorare su di essi. Nulla di terribile, quindi. Poi suggerisce, di risparmiare sulle spese applicando una recente legge della Regione che consente di ridurre gli assessori da quattro a tre: a suo dire non ne sarebbe intaccata la funzionalità dell'Ente. Invita il Sindaco a puntare sui finanziamenti delle opere pubbliche a carico della Regione. Pure Giusy Cannizzaro suggerisce, al fine di reperire risorse per i bisogni cittadini, di fare in modo che almeno due degli assessori comunali vengano fatti pagare dalle Unioni a cui aderisce Contessa (Unione di Corleone e Besa di Piana degli Albanesi).

Replica del Sindaco
A fronte degli interventi corretti sul piano amministrativo e moderati sul piano dei contenuti dei due consiglieri di minoranza, il sindaco risponde con acredine, con presunta sapienza: Sapete voi quanto costano due assessori ? bazecole. Pertanto non intendo fare deleghe ai miei assessori per ragioni politiche che non sto a spiegarvi.
Nella risposta non poteva mancare il riferimento a me, Mimmo Clesi, che sedevo fra i banchi del pubblico:
C'è qualcuno che ha fatto sì che 200 concittadini presentassero ricorso alla tarsu 2008. Premetto che la tarsu così elevata è stata fissata da un altro sindaco, quando io Sergio Parrino facevo il vice-sindaco in Sud-Africa. Lei, Anna Fucarino, deve sapere che io contro questi 200 ho affidato l'incarico ad un avvocato che mi costerà (lo precisa il ragioniere) poco meno di €. 500,oo a ricorrente. Io non intendo risparmiare risorse mandando, ad esempio, a difendere in Commissione un funzionario comunale, che costerebbe nulla, io voglio una difesa pagando l'avvocato. Perchè quel signore che vuole il dissesto del Comune deve sapere che io i soldi per pagare gli avvocati li ho e so trovarli fra le pieghe del bilancio, e non li userò mai per ridurre la Tarsu. Infatti, voi consiglieri della minoranza, quando avete presentato la mozione di indirizzo per ridurre la tassa, non avete indicato da dove pigliare i soldi. Io i soldi so dove pigliarli e pertanto con essi pago l'avvocato e dò una lezione ai 200 e al sobillatore. Così chiunque impara a non farmi affronti !
Ovviamente abbiamo usato ironia ed accentuato i concetti del sindaco; ma la sostanza è lì. Il sindaco-giurista ritiene che avvalersi dei ricorsi per far giudicare ad un organo terzo (la commissione Tributaria) se il procedimento usato per aumentare del + 160% una tassa sia legittimo o meno costituisce affronto da punire con costi superiori, per la collettività, all'oggetto del contendere.
 Infatti la mia cartella (di Mimmo Clesi) di pagamento è inferiore a €. 200,oo e però il Sindaco-giurista per sviscerare le sue ferme convinzioni che sia giusto pagare il +160% dà ad un avvocato il compenso di quasi €. 500,oo, in modo che -nelle sue intenzioni- i contribuenti mettano giudizio.
Così è fatto il sindaco del 37% dei consensi elettorali.

Si passa ad un emendamento dalle modeste dimensioni, come evidenzia una delle firmatarie, Anna Fucarino. Secondo la Fucarino l'emendamento è un messaggio all'Amministrazione perchè prima di varare un bilancio, che interessa tutti, vengano coinvolte sia le forze di maggioranza che di minoranza e poi pone l'accento su una voce che in realtà nasconde grosse operazioni.
 Il Sindaco, in ossequio a promesse elettorali, deve introdurre negli uffici di questo Comune una persona (egli parla di due, una delle quali....  ingegnere) perchè i quaranta dipendenti attuali non ce la fanno a tirare il carretto e serve quindi la bravura di una figlia di ... questa terra. Si tratta di una sorella ....  che eviterà di viaggiare per recarsi in un comune a noi vicino e darà una mano al nostro Sindaco. Nulla di strabiliante.
La Fucarino nel suo pacato intervento chiede che:
-si offra la possibilità di rientro a tutti i concittadini che lo desiderino (cosa che lei stessa ritiene impossibile) oppure si formino graduatorie in base all'anzianità di servizio, al carico di famiglia, alle mansioni e così via. Il tutto nello spirito della Costituzione che esige dall'operato della Pubblica amministrazione "imparzialità", "trasparenza" e "neutralità".

La risposta del Sindaco è sconvolgente per un esperto-giurista:
I dipendenti LSU li posso chiamare senza fare graduatorie o altri congegni. Io sono il Sindaco ... inchinatevi. C'è un certo .... (fa il nome di un congiunto della Fucarino) che  nei miei uffici, negli uffici di questo Comune, ha presentato una domanda di trasferimento. Nulla da fare per lui, non è LSU .... io ho individuato chi deve venire a Contessa, prescindendo da graduatorie.
Anche in questo caso abbiamo accentuato i toni e gli schemi mentali emersi. La sostanza è lì. Il sindaco del funzionamento della Pubblica Amministrazione, affidata alle sue cure, ha un concetto chiaro: egli è il sindaco e fa ciò che gli pare, compreso quello di citare in Consiglio Comunale nomi di persone assenti e comunque impossibilitate ad intervenire. Egli è il Sindaco e della privacy ne fa brodo.
In effetti egli è sindaco senza cosensi (37% ??) e pertanto deve procurarseli nell'unico modo conosciuto in Sicilia.
Mimmo Clesi

venerdì 21 maggio 2010

Il Sindaco esperto-giurista ha sostenuto che la figlia della ... Lsu, può essere trasferita in questo Comune su richiesta sua. Egli è il sindaco e chiama chi gli pare e piace.

In Consiglio Comunale è stato approvato il Bilancio di Previsione 2010 con sei voti favorevoli -dei sostenitori del Sindaco- e quattro contrari della minoranza.
Sull'esito positivo del voto non vi erano dubbi stante l'attegiamento di approvazione "tecnica" che comunque i consiglieri della minoranza avrebbero seguito.
 Il confronto delle posizioni fre le componenti consiliari si presume che avverrà fra qualche settimana, al momento di varare la prossima "variazione" al bilancio, dovendosi ancora inserire 160.000,oo euro di disponibilità, accertate dopo che il bilancio medesimo era stato varato dalla Giunta.

giovedì 20 maggio 2010

La chiesa cattolica ottiene privilegi dallo stato. In cambio di cosa ?

Una legge illiberale sta per essere varata dal Senato della Repubblica, si tratta della legge che intende mettere il bavaglio ai giornali, ridurre la libertà di stampa. In Italia, unico paese nell'Occidente, i giornalisti non potranno riferire ai loro lettori ciò che dovessero apprendere in materia di indagini della magistratura contro il malaffare. I magistrati peraltro si vedranno limitati gli interventi di indagine per individuare mafiosi, corrotti, e altri personaggi del malaffare, non potendo disporre liberamente del fondamentale strumento delle intercettazioni.
Ricorderete che l'ispirazione ad introdurre questa legge venne al Caimano quando una prostituta con cui trascorse la notte registrò e poi in parte riferì telefonicamente ciò su cui aveva dialogato con lui sul letto regalato da Putin. Il Caimano non tollerò che la sua immagine di puritano, amico degli alti prelati, venisse intaccata. Lui che ha promosse i cattolicissimi "family day".
Questa legge illiberale fa anche dei regali agli alti prelati, a quei cattolicissimi sacerdoti che imbrigliati nelle indagini della "cricca" sui grossi appalti (l'affare Balducci, gentiluomo del papa) non potranno più essere indagati in Italia, perchè a capo di "etiche" banche che stanno oltretevere da nomi 'familiari', come Ior. Si, è proprio così il Caimano per ingraziarsi gli uomini di Dio sta facendo legiferare il divieto di intercettazione da parte della magistratura per i ministri religiosi. Però solo per quelli cattolici. Visto che le cose ultimamente vanno male in Vaticano (pedofilia, prelati coinvolti nelle ruberie degli appalti etc.) il Caimano ha deciso di estendere anche ai docili presuli (sempre indulgenti con lui: a cui fra l'altro da divorziato viene concessa la comunione) lo scudo, il divieto di intercettazione. In pratica quando un pubblico ministero indaga e incappa in un uomo di chiesa deve avvertire immediatamente le autorità d'oltreTevere, precisamnente il segretario di stato del Vaticano.
Come non pensare a scambi di favori fra il Caimano ed i presuli ? Privilegi accettabili nei secoli passati, ma che oggi cozzano con l'art. 3 della Costituzione "la legge è uguale per tutti". Tutti significa per i ministri religiosi delle altre confessioni e per tutti i cinquantasei milioni di italiani.
Lo scopo di vietare  il disvelamento delle intercettazioni è, come bene sappiamo, quello di far calare il silenzio sugli affari sporchi di chi comanda e di chi concede con facilità benedizioni.
Mettere il bavaglio alla stampa prevedendo la galera per quei giornalisti che scrivono qualsiasi notizia sulle indagini della magistratura, intercettazioni ed arresti fino alla conclusione dell'udienza preliminare. Cioè silenzio assoluto per due o tre anni.
Mi ricordo che i nostri genitori, nonni, ci raccontavano che durante il fascismo non esisteva la delinquenza. In verità non esisteva la libertà di stampa per informare il paese.
Ognuno rifletta dove vuole arrivare il Caimano.