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sabato 3 aprile 2010

Come stanno i conti del Comune ? Pare che la lotta all'evasione non rientri fra gli obiettivi perseguibili.

Stando al sito ufficiale del Comune di Contessa Entellina, la Giunta Municipale non ha ancora curato nè il varo dello schema di bilancio di previsione 2010, nè lo schema di Consuntivo 2010. Siamo ai primi di aprile  è questo è un brutto segno. Gli Amministratori-Competenti non ritengono che sia arrivato il momento di chiarirsi le idee.
Sappiamo bene che è assurdo parlare di strategie e di visioni programmatiche: lo ha mostrato il Sindaco che, a luglio 2008, non ha presentato, come legge prescrive, il documento programmatico di mandato. Vivacchiare alla giornata consente comunque agli occupanti delle sedie municipalidi percepire l'indennità di carica, unica ragione che li tiene in Municipio.
Circola comunque, all'interno dei gruppi consiliari, una fotocopia con cui l'ufficio ragioneria fa sapere di avere rilevato un avanzo al 31 dicembre 2009 di €. 326.000,oo. Avanzo significa che l'amministrazione ha pensato di fare qualcosa che poi, ovviamente, non ha fatto. Comportamento tipico delle Amministrazioni "che non sanno che pesci pigliare". Ma non finisce qui. Nel foglietto che circola la ragioneria fa sapere che dal 1997 tanti utenti non hanno mai pagato il canone dell'acqua (per €. 92.000,oo). Ci sono altre informazioni significative che ci fanno pensare che i conti del Comune probabilmente non sono mai stati esaminati -come si deve- dai Revisori dei conti.
Non occorre essere "Tremonti" per sapere che i crediti del 1997 non sono più recuperabili per il semplice motivo che sono andati in PRESCRIZIONE (parola cara al nostro premier).
Ma se i crediti del Comune sono andati in prescrizione è PALESE che si apre una questione di "responsabilità". Chi ha procurato il danno alle Casse Comunali ?
La Corte dei Conti è stata informata ?
Esistono documentazioni 'valevoli' da opporre ai debitori, e che almeno abbiano congelato la prescrizione ?
Non c'è dubbio che l'inerzia di chi avrebbe dovuto agire e non l'ha fatto va pubblicizzata e denunciata, senza perdere tempo, alla Corte dei Conti. Avrebbero dovuto farlo -la denuncia- da tempo i Revisori dei Conti che si sono succeduti.
Eravamo tranquilli di trovarci in mano ad Amministratori-Competenti (così autogiudicatisi dal palco elettorale) e scopriamo, da una nota irrituale della ragioneria, che qualcuno non ha fatto il proprio dovere. Questa Amministrazione è in carica da due anni ed il sindaco Parrino era componente della Giunta nella passata amministrazione.

La nota aggiunge fra le cose gravi (quelle sopra riferite) anche circostanzi di PIENA LEGALITA': il Comune non avrebbe riscosso i soldi Tarsu 2008 (sic) !!!
Sappiamo che poco meno di 200 utenti hanno fatto, o si accingono a fare, RICORSO. Non c'è in questo alcuna anomalia: è fisiologico, è legale, è un diritto quello di far Ricorso tributario.
La cosa che non va è che la ragioneria si accorga con 13 anni di ritardo che qualcuno non ha pagato i canoni d'acqua e li segnala in forma irrituale, piuttosto di attivarsi (lei o chi altro), come avrebbe dovuto, a  pochi mesi dal ritardo con i mezzi che la legge prescrive.
 Certo è che la lotta all'evazione, questi Amministratori, l'hanno intesa come un 'raccapriccio' nei confronti di chi legittimamente propone ricorsi alla commissione Tributaria, piuttosto che come iniziativa per stroncare la vera evasione, quella appunto che è stata tollerata per 13 anni.
E poi non è affatto vero che la Tarsu 2008 non sia confluita nelle casse comunali: tantissimi contribuenti hanno pagato, nonostante le illegittimità della Tarsu con un + 160% (sull'anno precedente).
Per chi ha fatto ricorso deciderà, come legge prescrive, la Commissione Tributaria Provinciale, nei tempi e nei modi prescritti.
E' scorretto fare di tutte le erbe un fascio. Nella nota della Ragioneria si vuole fare passare come cose dello stesso peso cose che hanno rilevanza diversa.
Non pagare da 13 anni è un conto. Non accorgersi dei buchi nei conti del Comune per 13 anni è un conto. Fare ricorso, secondo la legge, contro le illegittimità è un altro conto.
Ci auguriamo che il responsabile (e non spetta a noi individuare) delle eventuali prescrizioni che possono essersi verificate paghi di persona per i danni procurati alle Casse Comunali.

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