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lunedì 8 febbraio 2010

Fare il consigliere comunale a Contessa Entellina

   L'avvocato Licausi, legale della Federconsumatori, nel pomeriggio di ieri 6 febbraio, durante i lavori dell'Assemblea Cittadina svoltasi nel Salone San Nicolò di Contessa Entellina per stabilire la linea di condotta dei contribuenti locali di fronte alle irregolarità amministrative messe in atto dall'Amministrazione Comunale in materia di Tarsu 2008 (aumento, a botto, del + 160%), ha toccato un tasto che ci pare interessante riportare qui.
  Egli ha mosso il dito contro quei consiglieri comunali che nell'aula si comportano come robot, ossia votano le proposte deliberative senza leggerle e senza studiarne i contenuti. Votano in un modo o nell'altro solo perchè l'ordine di scuderia è di un certo tipo. Essi non sanno che per i voti che esprimono possono anche essere chiamati a risponderne in più sedi. Il riferimento era al rigetto, avvenuto a maggioranza, della mozione con cui i cinque consiglieri di minoranza, nell'aprile scorso, chiedevano di prendere atto che la procedura dell'aumento del +160% era frutto di una serie di errori e pertanto, nell'interesse del Comune, era opportuno rimediare a potenziali danni maggiori mediante l'istituto dell'autotutela. La mozione fu respinta perchè la sensazione che si è colta era del tipo: tutto ciò che la minoranza propone è sempre da buttare a mare.
  A dire la verità la memoria di chi scrive queste righe è andato ad un'altro episodio accaduto nell'aula consiliare di Contessa Entellina.

  Siamo sul finire del 2008.
  L'ordine del giorno recitava, più o meno: 'autorizzazione all'assunzione mutuo per l'opera ....'. Un tema quindi di natura prettamente finanziaria, amministrativa, anche contabile. Ebbene, il contenuto, la relazione riguardavano invece la descrizione sui vari passaggi che avevano riguardato il progetto dell'opera sotto il profilo prettamente tecnico. Nel fascicolo non c'era nè la consistenza del mutuo da assumere, nè quanto esso sarebbe costato in termini di piano di ammortamento nè in termini di tasso di interesse; non era inserito quanto meno una attestazione sui mutui del comune attivati nel passato per poter capire se venisse, o meno, superato il limite di legge prescritto. Nel fascicolo non era riportato nemmeno il parere del responsabile finanziario comunale, o quanto meno quello del revisore comunale. C'era solo il parere dell'area tecnica, che verosimilmente doveva riferirsi alla puntuale descrizione dei passaggi tecnici del progetto.
Ovviamente i consiglieri di minoranza hanno spiegato che quella proposta andava rinviata, rielaborata e ripresentata. Era il minimo che si potesse fare.
Uno degli 'indennizzati di carica' del comune, ossia uno degli assessori che stanno lì percependo l'indennità senza che dopo diciotto mesi di presenza abbiano prodotto nulla, è intervenuto con, più o meno, queste parole: la proposta deve passare perchè è un "fatto politico". Cosa intendesse dire non è dato sapere: forse che indipendentemente dal contenuto, la stupidità umana esigeva che si votasse favorevolmente.
Tutti i consiglieri di maggioranza, fra essi anche uno in possesso di laurea conseguita in una delle Università dello Stato, hanno votato favorevolmente.
Quello descritto è accaduto a Contessa Entellina, non in un consiglio comunale del periodo baronale, ante scioglimento del feudalesimo, ma nell'anno 2008.

Abbiamo voluto far rivivere questo episodio perchè chiunque legga, quando si reca a votare per scegliere coloro che devono rappresentarlo, ci pensi e soprattutto eviti di votare su stimolo di rapporto di parentela, vicinato, amicizia. Scelga le persone che siano libere da condizionamenti dalle parole idiote, offensive dell'intelligenza umana: "fatto politico".

1 commento:

  1. Qualunque cittadino può visionare il verbale di quella seduta e rendersi conto che le cose dette sopra sono solamente falsità!Come siamo caduti in basso...

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