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domenica 31 gennaio 2010

Un'indagine triennale condotta dall'Agenzia regionale del territorio

(dal sito del gds)
Più di 288 mila “immobili fantasma” in Sicilia. È il risultato dell'indagine avviata dall'Agenzia del territorio e durata tre anni, presentata oggi a Palermo, allo Steri. Ad illustrare il piano e le attività di accertamento condotte è stato il direttore regionale della Sicilia dell'Agenzia, Marco Selleri.

La verifica, condotta lo scorso anno su cinque province, il 52% dell'Isola, ha consentito l'individuazione di 146.634 immobili non catastati che si aggiungono ai 141.913 individuati nel biennio precedente. Sul totale delle particelle accertate 25.794 sono state accatastate, 12.857 delle quali per adempimento spontaneo da parte del cittadino. Una rendita del valore di 8,3 milioni di euro. Le tipologie di immobili accatastati sono prevalentemente abitazioni (36%), magazzini e garage (45%). Il processo di verifica adottato è stato articolato e complesso e basato sull'analisi ad incrocio dei dati: sovrapposizione delle ortofoto digitali ad alta risoluzione alla cartografia catastale gestita dall'Agenzia; utilizzo degli archivi censuari, ed uso delle immagini satellitari.


In Sicilia però molti immobili non vengono dichiarati perché abusivi, un fenomeno diffuso e sul quale Selleri commenta: “E' importante che il cittadino dichiari, non c'è motivo di alcun timore. Il Catasto non è un organo preposto alla individuazione degli immobili abusivi, è solo uno strumento, il suo ruolo è quello di archiviare, non è altro che una banca dati sul territorio”.

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