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giovedì 28 gennaio 2010

In Tutta Italia manifestazioni per difendere la Costituzione Repubblicana e Democratica

A Palermo la manifestazione in piazza Politeama
Un sit-in in 80 piazze italiane per difendere la Costituzione. Un palco dove si alternerà la musica alla lettura dei verbali dell’ultima costituente. E’ stato organizzato dal Comitato 30 gennaio e dal Popolo Viola di facebook, gruppo nato in rete ma che presto si è concretizzato e ha preso forma in centinaia di persone e numerose associazioni, tutte con la stessa idea: la Costituzione non si tocca.
Così stamattina, al Kursal Kalesa di foro Umberto I, gli organizzatori e molti dei rappresentanti delle associazioni che hanno aderito all’iniziativa, hanno spiegato le motivazioni per le quali bisognerà essere in tanti, sabato pomeriggio alle 16 in piazza Politeama.

Luigi Capizzi, uno dei primi promotori dell’evento e ideatore del gruppo, spiega: “Di fronte alle proposte del governo di modificare la carta Costituzionale, a partire dal nuovo Lodo Alfano, bisogna reagire con la prontezza e la determinazione democratica che la situazione richiede. La Costituzione della Repubblica Italiana nata dalla Resistenza antifascista rimane, il principale strumento di garanzia del patto di convivenza civile di una società che fonda le proprie basi sul principio di uguaglianza tra i cittadini. E' per questo che ad ogni cittadino democratico compete difenderla, e all’idea di un sit in nazionale non potevamo rimanere indifferenti”.
Ottavio Terranova, rappresentante dell’Anpi, associazione nazionale partigiani d’Italia, che in prima persona da 60 anni si trova sul fronte in difesa della Costituzione dice: “Rappresenta i valori democratici per cui ci siamo battuti”.
Presente alla conferenza stampa, anche Simona Mafai, scrittrice romana di origine, ma siciliana di adozione, condirettrice di Mezzo Cielo, vissuta e cresciuta in pieno regime fascista, ha assistito alla nascita della nostra Costituzione, : “Per noi donne la Costituzione è stata una doppia vittoria, la carta garantisce i nostri diritti,- e sottolinea- inoltre dobbiamo difendere gli organi di garanzia istituti in origine ma che adesso si trovano in difficoltà”.
Invece fa riferimento all’Articolo 34 della Costituzione, che assicura il diritto di studio, fino ai gradi più alti, Marco Sucameli, coordinatore dell’Unione degli Universitari: "Gli attacchi all´Università pubblica dell´ultimo anno, i tagli, una riforma senza soldi e senza la partecipazione degli studenti, trovano seguito nel tentativo in atto di snaturare la nostra carta costituzionale. Non possiamo permettere che il diritto allo studio sia trasformato in un privilegio per pochi e non più un diritto sacrosanto sancito dalla costituzione. Ci batteremo con tutti gli strumenti a nostra disposizione perche il raggiungimento dei gradi più alti della formazione sia garantito a tutti gli strati della società".
Intanto Corrado Carpintieri, ripropone la frase di Pietro Calamandrei, diventata slogan della manifestazione: “Ora e sempre resistenza”, perché spiega:”Non bisogna arrendersi anche se si parte in pochi”.
Nel corso della mattinata hanno partecipato in video conferenza i comitati di Milano,Torino, Parma, Roma e Catania. L’appuntamento di sabato sarà in 80 piazze italiane, ma anche a Londra, Parigi , Dusserdolf, Vienna e Hong Kong. E si contano fino ad ora 26 mila partecipanti tra i molti che si sono iscritti al gruppo in tutta Italia.

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