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mercoledì 23 dicembre 2009

La vita pubblica che non amiamo: le scelte incomplete e le scelte all'insegna dell'ipocrisia

La mangiata a carico di “cappiddazzu”
E’ corretto che gli organizzatori di un convegno, di una manifestazione, a conclusione dei lavori invitino a pranzo i relatori e coloro che hanno contribuito al buon esito dell’iniziativa.
Domenica scorsa l’Unione Besa ha promosso il convegno sul decennale della legge 482, affidandone l’organizzazione al Comune ospitante, cioè a Contessa Entellina. La manifestazione è solo parzialmente andata a buon fine in quanto, ad esclusione dei relatori locali, nessuno degli invitati in rappresentanza del Ministero, degli Assessorati Regionali e Provinciali si è presentato.

Il tutto si è svolto in meno di due ore nella sessione mattutina con i saluti del sindaco e del presidente del consiglio -che ha promesso che le prossime convocazioni dell'assise che presiede saranno scritte anche in arbreshe- e l'intervento del prof. Nicola Monte, dirigente dell'Istituto Comprensivo Francesco Di Martino, che fra l'altro ha lanciato l’idea che tutti gli insegnanti locali siano bilingui (italiano e albanese). E' seguito l'intervento del dott. Domenico Cuccia, dirigente dell’Assemblea Regionale Siciliana, che ha svolto l’escursus della normativa di tutela sia al livello nazionale che regionale sin dalla fase costituente della Repubblica ed ha inoltre illustrato il testo del disegno di legge che verrà proposto prossimamente all'Ars con l'intento, fra l'altro, di salvare l'autonomia amministrativa e didattica delle scuole di Contessa E.
E' seguito l’intervento ‘orgoglioso’ del baby sindaco Alfonso Colletti e la puntigliosa cronistoria della professoressa Anna Fucarino su tutto quanto accaduto in Consiglio Comunale, in un anno e mezzo di scontri contro l’ipocrisia di alcuni rappresentanti della maggioranza che, anche sui temi culturali, hanno sistematicamente preferito le scelte opportunistiche, fino al punto di avere “deliberatamente” scelto l’uscita di Contessa Entellina dalla comunità dei paesi arbreshe.

Nel pomeriggio i lavori sono proseguiti per un’ora con l’intervenuto del dott. Pillitteri, difensore civico, e del capogruppo del minuscolo gruppo consiliare -nato in origine per contestare la maggioranza ma oggi paladino di essa-, la prof. Vincenza Reina, di cui non conosciamo i meriti nel campo della salvaguardia linguistica, ma  conosciamo purtroppo il grosso demerito, mai occultabile perchè riportato nei verbali consiliari, di avere avversato l’iniziativa che Contessa Entellina restasse nell’Unione dei Comuni BESA. Quella seduta di fine settembre 2008 resterà indimenticabile anche perchè la prof. Reina fece, a nome della maggioranza, il discorso favorevole all'uscita di Contessa Entellina dalla comunità dei paesi arbreshe. Proprio lei che nel corso della campagna elettorale si era riempita la bocca di “parole”, “parole”, “parole”, ossia di chiacchiere rivelatesi, alla luce dei fatti, bugie.
Perché abbia fatto un simile scempio culturale? Non l’ha chiarito pur avendo avuto l’opportunità, in sede di Convegno, di spiegarlo.
Lo avesse chiarito, domenica sera, avrebbe attutito la grande ipocrisia di continuare a dichiararsi "cultrice dell'albanesità". L'umiltà spesso fa miracoli; "Professoressa, dichiari esplicitamente di avere sbagliato; ci guadagnerà nell'immagine ed in credibilità !"

Alle 13,30 tutti a pranzo, in 40 (più o meno). Eppure coloro che hanno dato un contributo (buono o cattivo) al convegno sono stati una decina.
Cappiddazzu paga !

La strada al posto della palestra
Era il novembre 2008 ed il sindaco chiese al Consiglio Comunale di distrarre €. 80.000,oo di stanziamenti dai lavori di Completamento della palestra comunale di Via Palermo, adiacente all’edificio delle scuole elementari, per sistemare la disastrata viabilità comunale. Operazione piuttosto illogica, perché ad oggi il Comune sulla propria viabilità può intervenire con più opportunità -grazie ai fondi che arrivano (ancora con discreta abbondanza) dalle multe che i vigili urbani applicano nella strada fondovalle Palermo-Sciacca-. Il Comsiglio comunale non contrastò l’ipotesi dell’Amministrazione e dopo un anno abbiamo avuto, appena un paio di settimane fà, riparato con €. 40.000,oo sul totale di €. 80.000,oo, un brevissimo tratto della strada Bufalo, dal bivio Calatamauro a poco sopra l’azienda Lala, ancora più sotto quindi della fontana Bufalo, poche centinaia di metri in totale.



Eppure il tratto di strada “comunale” che manca per arrivare alla provinciale per Santa Maria non può dirsi un bel percorso. A che serve che abbiamo una scarpa nuova e l’altra vecchia ? Che scelta politico-amministrativa è mai questa ?
Avere evitato il Completamento della palestra per realizzare trecento metri (più o meno) di strada, a che prò ? La strada continua ad essere, nonostante la presentazione positiva fattane dall'Amministrazione sul Giornale di Sicilia, di scarsa affidabilità.

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