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mercoledì 21 ottobre 2009

Sacerdoti sposati anche se cattolici - Per gli arbreshe non c'è niente di strano

  A leggere i giornali di oggi, ha il sapore di una rivoluzione la "Costituzione Apostolica" che Santa Romana Chiesa si accinge a varare per accogliere nel suo seno nuclei di fedeli anglicani comprensivi dei chierici che "desiderano entrare nella piena comunione" con Roma. La 'Costituzione Apostolica' attualmente in elaborazione ammetterà, viene scritto, che i sacerdoti anglicani già sposati potranno continuare, da cattolici, ad esercitare il ministero all'interno delle loro comunità, nonostante la Chiesa Cattolica mantenga ferma la norma del celibato per chi fra i cattolici voglia diventare sacerdote. Sembrerebbe che all'interno di queste comunità che si accingono a diventare cattoliche, in prosieguo, verrà imposta la generale norma del celibato per i sacerdoti. In pratica la deroga varrà solo nella fase di transizione dall'anglicanesimo al cattolicesimo, anche se i riti liturgici in avvenire continueranno ad essere di stampo anglicano.
  Per noi contessioti non si tratta di una rivoluzione all'interno della Chiesa Cattolica bensì una posizione piuttosto minimalista rispetto a quanto la Chiesa Romana ha concesso agli arbreshe giunti cinque secoli fà in Italia meridionale. Allora, alle comunità arbreshe fu concesso di mantenere i preti che già arrivavano sposati dall'Albania e fu autorizzato, anche per il futuro, che all'interno delle comunità i 'papas' potessero, prima di assumere l'ordine, continuare a sposarsi. Come ancora oggi infatti avviene.
  La deroga valevole per gli arbreshe del meridione d'Italia in verità vige per tutte le chiese orientali unite a Roma (melchiti, ucraini etc.) ed è contemplata dall'attuale Codice delle Chiese Orientali.
  Quando sarà pubblicata la ricordata "Costituzione Apostolica" torneremo sull'argomento che per noi contessioti non suscita grande scalpore, cosa che invece in tutto l'Occidente latino è definita -a sentire telegiornali e a leggere la stampa- una 'piccola rivoluzione'.  Per restare alla locale realtà dell'Eparchia di Piana degli Albanesi, è dato rilevare che in tre dei quattro paesi in cui è conservato il rito bizantino i relativi parroci delle madrici sono tutti sposati: Papas Janni Pecoraro a Piana degli Albanesi, Papas Sepa Borzì a Palazzo Adriano e Papas Nicola Cuccia a Contessa Entellina.
  L'argomento da noi oggi affrontato è davvero di quelli che meritano un ampio approfondimento e pertanto ci torneremo.
Il Contessioto

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